Lodi, il ristoratore che ha sparato al ladro: "Avevo tre bambini piccoli, non potevo lasciarli entrare in casa"

Lodi, il ristoratore che ha sparato al ladro: "Avevo tre bambini piccoli, non potevo lasciarli entrare in casa"

di Valeria Arnaldi
ROMA - “Tu sei un provocatore, tu dovresti pagare i danni”.
Gianfranco Librandi a Domenica Live attacca Matteo Salvini per i disordini verificatisi a Napoli in occasione del suo comizio. Tema del dibattito, la sicurezza.
Ed è in questo contesto che interviene telefonicamente Mario Cattaneo, il ristoratore che ha ucciso un ladro a Casaletto Lodigiano.
“Non sto troppo per la quale - dice l’uomo - ho tante contusioni, un buco in testa, le costole rotte. E moralmente sono distrutto”.
Librandi gli domanda perché non abbia sparato alle gambe o in aria. Cattaneo replica:
“Non era mia intenzione né sparare in aria né alle gambe. Io non volevo sparare. È successo che quando ho aperto la porta, mi hanno tirato fuori e mi hanno aggredito e cercavano di strapparmi l’arma. Mi hanno trascinato fuori, quando sono caduto, è partito il colpo. Il tipo davanti a me ha continuato a trascinarmi per qualche metro nel cortile, poi ho sentito gli altri due che parlavano e quello mi ha lasciato. Io non potevo lasciare che entrassero in casa, avevo tre bambini piccoli”. 
Ultimo aggiornamento: Domenica 12 Marzo 2017, 15:45
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