La gaffe di Luigi Di Maio sui malati
di cancro, poi le scuse su Facebook

La gaffe di Luigi Di Maio sui malati di cancro, poi le scuse su Facebook

di Alessandra Severini
Quando si dice “una toppa peggiore del buco”. Finito sotto accusa per aver partecipato ad un incontro privato organizzato a Roma da una società di lobbying, Luigi Di Maio, leader del Movimento 5 stelle, si è giustificato su Facebook usando l’espressione «lobby dei malati di cancro».



Deputati e senatori Pd hanno immediatamente attaccato il vicepresidente della Camera accusandolo di aver usato «parole vergognose». Una bufera che ha spinto Di Maio a chiedere scusa e a precisare: «Il Pd ha strumentalizzato le mie parole, volevo riferirmi a portatori di interessi positivi, come i famigliari dei malati da contrapporre ai portatori di interessi negativi, come chi costruisce inceneritori». La verità è che la scelta di Di Maio non è piaciuta anche a molti militanti e parlamentari pentastellati. Molti i commenti negativi sui social network. Alcuni utenti hanno sottolineato come la società che ha organizzato l’incontro fosse «la stessa FB Associati che finanzia con 20.000 euro la Fondazione Open di Renzi».



Ufficialmente i gruppi parlamentari 5Stelle hanno difeso il loro collega, ricordando che a fine mese verrà depositata la proposta di legge del M5S che vuole regolamentare le attività delle lobby in Parlamento. Critico invece Federico Pizzarotti, il sindaco di Parma sospeso dal Movimento con un tweet e ancora in attesa di una “sentenza” definitiva: «Di Maio, che ha la delega M5S per gli enti locali, ha tempo per vedere i lobbisti ma non me».

Anche in Forza Italia c’è maretta. Stefano Parisi, sconfitto di misura da Beppe Sala nella corsa a sindaco di Milano, in un’intervista a La Stampa si è candidato alla leadership del centrodestra e ha fatto andare su tutte le furie i colonnelli forzisti. Il timore è che lo stesso Berlusconi appoggi le ambizioni di Parisi, che risponde all’identikit dell’uomo del fare, che il Cavaliere vorrebbe vedere alla guida della sua creatura per riportarla ai fasti del ‘94. Di questo si parlerà senz’altro nell’incontro convocato per oggi ad Arcore fra Berlusconi e i dirigenti del partito.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 22 Luglio 2016, 08:23
© RIPRODUZIONE RISERVATA