Crocetta e il caso Lucia Borsellino:
"Non lascio, la darei vinta a poteri forti"

Crocetta e il caso Lucia Borsellino: «Non lascio, la darei vinta a poteri forti»
«Non mi dimetto, sono un combattente e un combattente muore sul campo. Se lo facessi la darei vinta ai poteri forti», dice Rosario Crocetta ancora al centro della bufera per la presunta intercettazione con il medico personale Tutino.

«Qualcuno ha voluto mettere a segno un golpe, volevano determinare le mie dimissioni o il mio suicidio. E trovo assurdo che organi istituzionali abbiano espresso giudizi senza fare le dovute verifiche con la Procura», continua. E ancora: «Il Pd vuole le mie dimissioni? Mai, mi sfiducino se vogliono, così si renderanno complici dei golpisti e passeranno alla storia come coloro che hanno ammazzato il primo governo antimafia della storia siciliana».



Il governatore della Sicilia a SkyTg24 si è detto «vittima di attacco mediatico senza precedenti», annunciando che chiederà una commissione d'inchiesta per chiarire «quali oscuri poteri abbiano tentato di farmi fuori». « Dico basta - continua - non si può crocifiggere un uomo senza alcun motivo, senza che abbia fatto nulla. Ho deciso di reagire».
Ultimo aggiornamento: Domenica 19 Luglio 2015, 21:11