Costa Concordia, il pm: "Schettino in 4 anni
da capitano di petroliere alle navi da crociera"
Francesco Schettino «aveva un' esuberanza che lo portava a non essere sincero»: così il pm Alessandro Leopizzi ha iniziato, con supporti multimediali, la requisitoria al processo del naufragio della nave Costa Concordia contro l'imputato Francesco Schettino. La frase è contenuta in un rapporto di servizio che l'ex comandante di Costa Crociere, Mario Terenzio Palombo, scrisse quando aveva Schettino alle sue dipendenze.
Il documento è stato proiettato in aula e anche sulla base di esso il pm Leopizzi ha iniziato a tracciare la disamina dei fatti accusando lo stesso Schettino. Nel testo che fu scritto da Palombo si legge anche che il vecchio comandante, a suo tempo, non ebbe un buon rapporto con Schettino perché «per motivi professionali o sue caratteristiche caratteriali» non diceva la verità. Inoltre, sempre in inizio di requisitoria, il pm ha ripreso alcune affermazioni dello stesso Schettino fatte a una delle udienze recenti in cui in buona sostanza faceva capire che le carriere dentro Costa Crociere potrebbero essere avvenute anche attraverso passaggi clientelari o, come ha detto chiaramente il pm riprendendo sempre Schettino «con bustarelle».
Il pm con ironia ha quindi evidenziato che però anche Schettino «faceva parte di Costa Crociere, una compagnia che in quattro anni lo fece passare da comandante di petroliere a comandante di grandi navi da crociera».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 22 Gennaio 2015, 16:58