"Mi hanno scarcerato, ora vedrete".
Ma non sa che è pronta l'espulsione

"Mi hanno scarcerato, ora vedrete". Ma non sa che è pronta l'espulsione
PERUGIA - ​E’ stato detenuto in carcere per cinque anni per una condanna per omicidio inflittagli ad Ancona. Di recente la Corte di Cassazione ha accolto il suo ricorso disponendo il rinvio alla Corte di Appello di Perugia con udienza fissata per mercoledì scorso .



Qualche giorno fa è stato quindi trasferito a Capanne per assistere al processo a suo carico, al temine del quale, nell’aula di Piazza Matteotti, ha festeggiato perché è stata disposta la sua scarcerazione immediata. Due ore dopo, all’uscita dal Carcere, ha avuto una forte reazione nei confronti degli agenti incaricati di condurlo in Questura; proprio non voleva salire sulla macchina della Polizia.



Il suo curriculum criminale, fatto di una serie di innumerevoli reati commessi nelle Marche, la assenza da sempre di un permesso di soggiorno hanno impedito che lo straniero lasciasse Perugia in libertà.



In Questura, nonostante l’ora tarda, i poliziotti dell’Ufficio Immigrazione, coordinati dal Vice Questore Aggiunto Maria Rosaria De Luca, hanno dovuto organizzare, in tutta urgenza, un immediato provvedimento di espulsione ed un trasferimento all’unico C.I.E. disponibile, distante mille chilometri.

Peraltro, prima dell’ultimo arresto, sei anni fa, il tunisino ne aveva devastato uno per sfuggire al rimpatrio, compiendo violenza contro i poliziotti di servizio.



Quando, a tarda sera, gli è stato notificato il provvedimento di espulsione, il tunisino ha iniziato ad inveire nei confronti dei poliziotti che hanno faticato non poco per immobilizzarlo. Inutile narrare le difficoltà avuta dai poliziotti per farlo salire sulla vettura di servizio e scortarlo per il suo trasferimento al CIE ove è giunto la mattina successiva. Sarà rimpatriato nei prossimi giorni.
Ultimo aggiornamento: Sabato 25 Aprile 2015, 10:19