Ciro Esposito, a sparare è stato De Santis.
"Era ferito e sanguinante, ha esploso 4 colpi"

Ciro Esposito, "De Santis ha sparato dopo essere stato aggredito". La perizia del Racis: era ferito e sanguinante

di Davide Manlio Ruffolo
ROMA - Trapelano le prime indiscrezioni sulla perizia del Racis relativa al presunto agguato del 3 maggio scorso, giorno della finale di Coppa Italia, consumato dall'ex ultra romanista Daniele De Santis ai danni di alcuni tifosi napoletani e costato la vita a Ciro Esposito dopo una lunga agonia. Scrivono i periti: Ssi ritiene che De Santis, sopraffatto dagli aggressori, ferito e sanguinante, con le mani sporche del suo stesso sangue abbia impugnato l'arma ed abbia esploso i quattro colpi ferendo i tifosi napoletani.





Nessun dubbio, dunque, sul fatto che a premere il grilletto della 7.65 sia stato l'ex ultras romanista ma, secondo quanto emergerebbe dalla perizia, si sarebbe trattato di un estremo tentativo di difesa. Nelle oltre seicento pagine del documento, infatti, si legge che De Santis sarebbe stato raggiunto da un gruppo di supporter partenopei dopo aver tentato di chiudere il cancello del vialetto che porta al circolo culturale Ciak, dove si trova la sua abitazione. A questo punto, continua la perizia, «De Santis cade a terra e viene aggredito iniziando a perdere abbondantemente sangue. Non si esclude che in questa fase sia stato utilizzato il coltello a serramanico per mano di uno dei tifosi partenopei. Dopo, gli spari in rapida successione».







Una ricostruzione che, se confermata, farebbe vacillare l'impianto accusatorio per il quale Daniele De Santis è indagato con l'accusa di omicidio volontario. Oltre all'ex ultras sono stati iscritti al registro degli indagati, con l'accusa di rissa aggravata, anche due supporters partenopei, Alfonso Esposito e Gennaro Fioretti, e i 4 complici di De Santis sulle cui identità gli inquirenti mantengono il massimo riserbo.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 11 Settembre 2014, 11:12
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