Da Firenze a Amatrice, il viaggio dei cinesi
con cinque furgoni: "Aiutiamo i nostri fratelli"
Così ha parlato, al Corriere della Sera, Giada Lin, una ragazza italiana ma di evidenti origini cinesi che è tra gli organizzatori di un'ingente spedizione umanitaria organizzata dalla comunità cinese di Firenze con la collaborazione della Misericordia della Toscana. Lei, insieme a tanti altri ragazzi che, come lei, rappresentano la generazione dei 'nuovi italiani', ha deciso di non tirarsi indietro.
Pochi mesi fa, a piazzale Marconi, scoppiarono violenti disordini tra alcuni lavoratori cinesi e la polizia. Oggi, invece, quel luogo è stato un raduno per una dimostrazione di pace e umanità. Proprio da lì, infatti, sono partiti i cinque furgoni carichi di aiuti per le popolazioni colpite dal sisma. In pochi giorni, questi ragazzi sono riusciti a raccogliere coperte, vestiti, acqua, cibo di ogni genere (tonno, patate, formaggio, cipolle e carote), latte, bicchieri, piatti e posate di plastica, oltre a giochi e pennarelli per bambini.
L'idea del viaggio è venuta a Francesco Xia e Luca Zheng, che con Giada, Liyuan, Shiyi e Mingwu sono partiti da Firenze all'alba per arrivare ad Amatrice verso mezzogiorno. Hanno visitato diverse frazioni del paesino laziale, indossando alcune magliette emblematiche. Davanti, in cinese, la scritta 'Fiorentini cinesi per Amatrice'. Sul dorso, invece, la scritta in inglese 'Pray for Amatrice'. Questi ragazzi sanno cosa voglia dire il dramma del terremoto. Molti dei loro parenti rimasti in Cina hanno vissuto quello del Sichuan nel 2008, e ora si ritrovano a osservare impotenti lo stesso dramma nel paese che ha accolto i loro genitori e che ha dato loro la nazionalità effettiva. Per questo non potevano restare a guardare e hanno deciso di dare una mano.
Ultimo aggiornamento: Domenica 28 Agosto 2016, 15:08
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