"Sono cieca, mi hanno cacciato dalla scuola".
"Volevamo solo tutelarla". Ed è polemica
di Francesco Gravetti
Ma dalla scuola poggiomarinese replicano: “Le abbiamo solo spiegato che non poteva sostare dinanzi ad un cancello automatico perché rischiava di essere travolta dalle auto”. Insiste Valeria: “La dirigente ha cominciato ad alzare la voce, dicendo che se non me ne fossi andata mia nipote non avrebbe fatto l'esame. Ho provato a protestare, ma di fronte alla minaccia ho preferito allontanarmi, questa storia mi ha molto scossa. Non ho chiesto assistenza, ho solo chiesto di poter aspettare mia nipote all'interno della scuola per non dover attendere da sola in mezzo ad una strada”. Ma anche su questo punto dalla scuola chiariscono: “Non sapevamo che fosse cieca e non ha mai chiesto di poter aspettare dentro la scuola la fine degli esami, altrimenti l’avremmo accolta. La signora ha confuso un rimprovero per una discriminazione. Abbiamo in effetti rimproverato la signora perché si era fermata in un posto pericoloso, per giunta vicino ad un cancello automatico e rischiava di essere investita. Lo avremmo fatto con chiunque altro. Quanto alla sala dove si sostenevano gli esami: è vietato accedervi a tutti quando ci sono gli esami in corso”.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 21 Maggio 2015, 22:09