Napoli, una bottiglia contro il treno:
passeggera viene colpita alla testa

Napoli, una bottiglia contro il treno: passeggera viene colpita alla testa

di Vivien Buonocore
NAPOLI - Viaggiare in treno verso casa e ritrovarsi in una lago di sangue, con la testa ferita. È capitato a Carmela P.

sulla linea ferroviaria Napoli-Casoria, nello stesso tratto in cui solo poche settimane fa alcuni bambini, poi fermati dalla Polfer, avevano terrorizzato i passeggeri lanciando sassi contro i treni in corsa. E ora, all'indomani dell'ennesimo episodio di violenza, il tratto su rotaie che congiunge Napoli e Casoria rischia di essere ribattezzato la «linea del terrore».



Venerdì, il ore 16.10, il breve tragitto di Carmela, 56 anni, si è trasformato in un incubo. In un treno insolitamente poco affollato, la donna - partita da Napoli e diretta a Frattamaggiore - occupava uno dei seggiolini accanto al finestrino, che era completamente abbassato per il caldo e per la mancanza dell'aria condizionata. «In attesa della stazione, stavo leggendo dal web le ultime notizie», racconta al telefono. Il solito tragitto di rientro a casa dopo il lavoro, un posto a sedere accanto al finestrino, che è già un privilegio, e la mente in cerca di qualche minuto di relax, del tutto impreparata a fronteggiare ciò che sembrerebbe un attentato. «All'improvviso un colpo violentissimo alla testa, mentre il treno era nelle vicinanze della stazione di Casoria - rievoca la signora - e così ha inizio l’incubo. Cocci di vetro sparsi ovunque e fiotti di sangue. Ho messo la mano sulla testa, era piena di sangue».



In un attimo sul vagone è il caos, tra le urla della donna ferita e i concitati soccorsi dei presenti. Carmela, sconvolta, si porta le mani alla testa e trova ancora pezzi di vetro tra i capelli insanguinati. Gli altri passeggeri, tra cui molti studenti, cercano di dare aiuto, cercano di tamponare la ferita e contattano telefonicamente i familiari. Il capotreno allerta subito i soccorsi. Il viaggio di Carmela terminerà pochi minuti dopo alla stazione di Casoria. Il personale ferroviario a terra fornisce immediatamente l'occorrente per una prima medicazione. Il treno resta fermo in attesa dell'ambulanza, e in breve tempo la stazione di Casoria-Afragola è sotto assedio.



Carmela viene poco dopo visitata dal personale medico e trasportata in ambulanza alla clinica di Acerra, dove rimedia quattro punti di sutura. Scattano le indagini, i carabinieri e la polizia puntano su una banda di teppisti che da tempo hanno preso di mira i treni in transito nella zona.



«Il colpo è stato violentissimo e lo spavento enorme», racconta la malcapitata. «Quando ho avvertito il colpo alla testa, ho pensato a un incidente o a qualche valigia precipitata dalle cappelliere, ma poi ho visto i cocci di una bottiglia e ho capito. Sconsiglio a chiunque di sedere accanto ai finestrini. Nei prossimi viaggi mi sistemerò nei corridoi per evitare assurdi pericoli».



Per chiarire la dinamica, si attende il prosieguo delle indagini. Quel che è certo è che episodi del genere non sono una novità. Risale solo a poche settimane fa il lancio di sassi contro le vetture in transito nell’area che ricade nel comune di Casoria ad opera di tre bambini. Episodi di terrore e pericolo che si sommano ai tanti disagi dei passeggeri della linea che parte da Napoli Centrale e attraversa la provincia nord. Tra il problema cronico della folla negli orari di punta, l’assenza di aria condizionata su certe vetture e la frequente presenza di tossicodipendenti in cerca di spiccioli, i viaggi sono un incubo. Ma il rischio concreto di fare da bersaglio umano ai lanci di oggetti dall’esterno è davvero un prezzo troppo alto da pagare.
Ultimo aggiornamento: Domenica 19 Ottobre 2014, 13:06