"Conosco gli assassini di Willy Branchi":
il prete fa riaprire le indagini dopo 26 anni
"In questi giorni sto fumando più del normale - racconta al Corriere Don Tiziano Bruscagin - anche perché mi fanno innervosire con questa storia che io conosco il nome dell’assassino. Quando è venuto qui l’avvocato della famiglia per le sue indagini ho strappato un foglio in due parti e gli ho detto: facciamo che lei scrive il nome che sa e io scrivo il mio e poi lo confrontiamo. Era lo stesso, ovviamente. Perché quel nome girava e gira ancora oggi sulle bocche di tutti, in paese. L’hanno detto anche a me, all’epoca. Ma la verità è che a Goro sono omertosi e glielo dice uno che li conosce bene. Ora sono qui in questa frazione di Correzzola, ma ci ho passato 32 anni laggiù. Ho raccolto confidenze qua e là, certo, ma per favore non pensi anche lei alla storia del confessionale: non ho mai violato nessun segreto...».
«Io l’ho benedetta con le lacrime agli occhi, la salma di quel ragazzino... L’avevo battezzato - continua Don Bruscagin - I suoi meriterebbero di conoscere la verità, finalmente".
Ultimo aggiornamento: Martedì 11 Novembre 2014, 18:57
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