Malata di cancro e vittima di violenze e abusi:
il dramma di Antonietta, morta nella solitudine
Il cugino sapeva delle minacce, delle sofferenze e degli insulti: «Aspettava la sera, lei sapeva che la sera era l'inizio della sua tortura, dopo il lavoro arrivava ubriaco e vomitava il suo disprezzo, il suo ricatto, con un attacco all'anima, i suoi soldi giocati alle slot machines e nulla sarebbe andato ai figli, se vuoi mangiare arrangiati, non sei nessuno, e lo faceva da ubriaco perché da sobrio non aveva il coraggio di guardarla».
Così racconta al quotidiano Antonio Lombardo ammettendo di non aver mai denunciato il marito della cugina per paura che questo provocasse ancora più violenza e dolore. Cercò di aiutarla indirettamente, mostrandole volantini di centri anti-violenza, ma lei non ha mai voluto denunciare il marito.
Quando la donna ha scoperto di stare male i maltrattamenti sono comunque continuati: il marito ha isolato ancora di più Antonietta. Vietava ai parenti di andarla a trovare e continuava a picchiarla, malata, stanca e ormai morente senza che lei dicesse mai nulla.
Ora Antonio spera che questa storia sia d'aiuto a tante donne come Antonietta e spera che loro e le famiglie siano più forti e abbiano il coraggio di denunciare.
Ultimo aggiornamento: Sabato 27 Giugno 2015, 15:35
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