Adozioni, salta l'affidamento ai single:
ritirato l'emendamento del Pd al Senato

Adozioni, salta l'affidamento ai single: ​ritirato l'emendamento del Pd al Senato

di Lorena Loiacono
ROMA - Ha ottenuto l’approvazione dal Senato, ma ha spaccato in due la maggioranza, così ieri il ddl sulle adozioni ha scatenato la guerra nel Pd.

Il testo, approvato a Palazzo Madama con 197 voti favorevoli, passa ora in discussione alla Camera. A mancare però è l’emendamento sui single presentato e ritirato all’ultimo minuto, anche come odg, dalla senatrice dem Francesca Puglisi.





Il motivo? Evitare che la maggioranza si dividesse al momento del voto. Il ddl, così come è passato al Senato, prevede la possibilità dell’adozione per tutti i genitori affidatari. Ma oggi l’affidamento in base alla legge 184/83 è concesso anche ai single. Per questo l’emendamento proponeva di estendere la possibilità di passare dall’affido all’adozione anche per la singola mamma o il singolo papà.



Secondo i dati forniti in Aula da Puglisi, l’affido familiare negli ultimi 5 anni è calato del 16% e in Italia ci sono oltre 14.000 bambini che vivono in comunità familiare. Ma i malumori interni al Pd si sono fatti sentire tanto che la senatrice ha deciso di ritirare l’emendamento anche sotto forma di odg. Il rischio era di far saltare l’intero pacchetto sulle adozioni. «Si tratta - ha spiegato il presidente della commissione Giustizia, Francesco Nitto Palma - di affidamento e adozione in presenza di coppie non sposate e non di sesso diverso. Quindi si chiede al Governo di valutare l’opportunità di consentire l’affidamento e l’adozione a coppie non eterosessuali».



Ma la maggioranza si è divisa anche sul ddl per il divorzio immediato, dopo 6 mesi, su cui resta ferma la bocciatura del centro destra: rischia di saltare la norma che prevede la possibilità per i coniugi di lasciarsi consensualmente se non hanno figli minori, né maggiorenni con handicap gravi o non autosufficienti economicamente. Si salta la separazione e vengono meno gli effetti civili del matrimonio. Il voto è previsto per oggi e in Aula sarà di nuovo battaglia.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 12 Marzo 2015, 08:21
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