Usa, rapporto sulla tortura: "Brutalità e inganni della Cia". Obama: traditi i valori dell'America

Usa, rapporto sulla tortura: "Brutalità e inganni della Cia". Obama: traditi i valori dell'America

di Giammarco Oberto
MILANO - Guantanamo e Abu Ghraib erano solo la punta dell’iceberg. Dopo l’11 settembre sono fiorite strutture segrete all’estero dove i prigionieri in odore di terrorismo venivano sistematicamente torturati. Ci hanno fatto digerire il waterboarding - l’annegamento simulato - invece in quelle celle segrete venivano applicati metodi disumani che superano ogni fantasia.





L’America ieri si è svegliata dall’anestesia dell’era Bush, quando la necessità di sconfiggere Al Qaeda sembrava legittimare tutto. La commissione intelligence del Senato Usa ha presentato un rapporto lungo 6700 pagine con tutte le tecniche usate dalla Cia per infliggere sofferenza ai prigionieri. I casi esaminati sono 119: uomini privati del sonno, sbattuti contro i muri, annichiliti nel fisico e nella mente, isolati per mesi, minacciati di morte. Tecniche d’interrogatorio più brutali di quanto l’agenzia abbia mai ammesso: la Cia insomma per anni ha mentito al dipartimento di Giustizia e all’opinione pubblica americana. E tutto per niente: il rapporto bolla quelle tecniche medioevali come «inefficaci».



Tra i prigionieri, inoltre, uno su 5 era tenuto in stato di detenzione per sbaglio, «per errori di identità o a causa di cattive informazioni dell’intelligence».

La Cia si difende. «Le tecniche di interrogatorio hanno contribuito ad evitare attacchi e a catturare terroristi» ha affermato il direttore John Brennan. Lo appoggia il leader repubblicano Mitch McConnel: «Sono servite a catturare Bin Laden». Ma Obama è intenzionato a voltare pagina: «I metodi della Cia sono contrari ai valori del nostro Paese e hanno danneggiato l’immagine dell’America nel mondo. Non faremo mai più ricorso a questi metodi».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 10 Dicembre 2014, 09:42