Spagna, il teatro cambia i biglietti
in riviste porno per pagare meno iva

Spagna, il teatro cambia i biglietti ​in riviste porno per pagare meno iva

di Enrico Chillè
La situazione politica spagnola sta precipitando sta gravi casi di corruzione ed un'economia che stenta a rialzarsi. Le misure fiscali adottate dal governo di Mariano Rajoy, inoltre, tornano nel mirino.





In particolare, negli ultimi anni, per usare un eufemismo, ha destato particolari perplessità l'imposta sul valore aggiunto stabilita dal governo: ad esempio, l'iva per la 'corrida' è rimasta fissa al 4%, ma è salita al 21% quella sui pannolini. E in tempi di crisi e di scelte di politica economica discutibili, occorre anche ingegnarsi per riuscire a promuovere la cultura.



È il caso della compagnia teatrale Primas de riesgo (letteralmente 'cugine di rischio', in realtà un brillante gioco di parole con la 'prima de riesgo', ovvero lo spread), otto donne madrilene che denunciano: «Poiché l'iva sui biglietti del teatro è stata alzata al 21% e le riviste pornografiche sono rimaste ferme al 4%, è chiaro che il governo, con la sua fiscalità, ha indicato quali settori vuole sviluppare e quali frenare». Ed è per questo che hanno deciso di produrre alcune riviste porno digitali, che potranno essere acquistate sul web, e che danno diritto all'entrata gratuita a teatro. Lo riporta La Voz de Galicia.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 29 Ottobre 2014, 14:26
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