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Lufthansa, lo sciopero va avanti: piloti fermi fino a venerdì
I piloti di Lufthansa rilanciano e, con il loro sciopero per chiedere l'adeguamento degli stipendi esteso fino a venerdì, stanno lasciando a terra 1.800 voli e circa 215 mila passeggeri, con ripercussioni in tutto il pianeta Italia inclusa. L'agitazione, annunciata con poche ore di anticipo e iniziata alla mezzanotte di martedì, ha fatto cancellare 876 voli sui circa 3.000 giornalieri e altri 912 sono previsti a terra giovedì, di cui 82 a lungo raggio.
Con la decisione di estendere lo sciopero a venerdì, si inasprisce il confronto fra piloti e Lufthansa. Quello in corso è il quattordicesimo sciopero dall'aprile 2014, ma le parti restano distanti sugli adeguamenti salariali: i piloti chiedono un aumento annuo del 3,7% retroattivo a partire dal 2012, Lufthansa offre un aumento del 2,5% su un periodo di 6 anni. I circa 5.400 piloti della compagnia di bandiera tedesca, fra le maggiori in Europa e al mondo, protestano perché non ricevono aumenti da cinque anni e chiedono un aumento cumulato del 20% entro il 2017, sottolineando che Lufthansa sta facendo utili miliardari.
La richiesta è «molto maggiore degli aumenti ottenuti da altri gruppi di dipendenti», ha dichiarato il capo delle Risorse umane e Affari legali di Lufthansa, Bettina Volkens. «Non è concepibile che proprio il gruppo meglio pagato chieda il maggiore aumento di stipendio», ha sostenuto la manager. La compagnia, come sottolinea una nota, si è appellata al buon senso per il raggiungimento di un accordo. La più recente offerta di aumenti del 2,5% entro il 2015 «non è seria», ha detto il sindacalista in tv.
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