Non rivela al fidanzato la password di Fb:
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Non rivela al fidanzato la password di Fb: lui la uccide massacrandole la testa

di Federica Macagnone
Da quando la fidanzata si era rifiutata di dargli la password di Facebook, per Kane Boyce il tradimento era diventato un'ossessione. Geloso e sospettoso, controllava regolarmente il cellulare di Paula Newman.

Ma quando lei gli aveva negato per l'ennesima volta l'accesso al proprio account, lui era impazzito dalla rabbia: così l'ha colpita alla testa ripetutamente e la ragazza è morta nella notte, nella loro casa di Croydon, a sud di Londra.





Kane, 34 anni e Laura, 20, si erano conosciuti appena sette mesi prima del delitto che oggi, a distanza di poco più di un anno, ha un colpevole. Per la corte, il 13 novembre 2013, la ragazza non è morta a causa di una ferita alla testa riportata in seguito a un incidente d'auto: il trauma cranico le è stato provocato da quel ragazzo che si è dimostrato violento ma di cui lei era follemente innamorata e per il quale aveva lasciato la sua casa, in pochi giorni, per decidere di convivere.



Il giorno dell'omicidio Kane avrebbe insistito perché la ragazza gli desse la password per accedere a Facebook. Era sicuro che la giovane avesse un amante. Al rifiuto di Laura, l'uomo si è scagliato contro di lei colpendola ripetutamente alla testa. I vicini di casa, che in queste ore hanno testimoniato in aula, hanno raccontato di aver sentito Kane urlare e minacciare e poi di aver visto Laura che si aggirava stordita nel giardino di casa, presumibilmente dopo essere stata colpita alla testa. Alle prime luci dell'alba un'ambulanza è stata chiamata da casa Boyce-Newman: all'arrivo dei paramedici, la ragazza non rispondeva e non dava segni di vita. È morta per gravi lesioni alla testa.



Mentre Laura giaceva in fin di vita sul letto e i medici provavano a rianimarla, Kane tentava compulsivamente di accedere al profilo della fidanzata e ha ascoltato i messaggi in segreteria.

«I dati dimostrano che il suo telefono è stato utilizzato per accedere o tentare di accedere a una serie di siti tra le 04.59 e le 06.20. Poi è stata controllata la segreteria alle 06.54 e alle 7.00. Per le ferite riportate, Laura non sarebbe stata in grado di usare il telefono» ha detto l'accusa in aula. Senza contare che, a poche ore dalla morte della fidanzata, Kane, dopo essere uscito di prigione su cauzione, ha comprato un telefonino nuovo di zecca, ha pensato di cambiare il suo status in single e si è iscritto a un sito di incontri.



Nelle settimane prima della morte, Laura aveva parlato con un amico della sua volontà di lasciare il ragazzo anche se continuava ad amarlo: all'inizio la relazione era stata travolgente e lui l'aveva riempita di doni. Ma in pochi mesi la convivenza aveva reso chiara la vera natura di Kane: in passato aveva già picchiato alcune partner. Era aggressivo, geloso e violento. Ma, soprattutto, era ossessionato. Fino a uccidere.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 4 Febbraio 2015, 10:34