La fidanzata vuole lasciarlo: lui la uccide
con 80 coltellate
di Ida Artiaco
La giovane aveva poco prima espresso la sua intenzione di interrompere la relazione. Dopo aver negato l’accusa, Jordan è stato giudicato solo oggi colpevole dagli esperti della Corte di Chelmsford Crown.
I fatti risalgono allo scorso luglio: la ragazza aveva preparato un piatto caldo nell’appartamento che condivideva con il fidanzato, per comunicargli che, nonostante la loro relazione stesse per terminare dopo soli sette mesi a causa della sua gelosia e dei comportamenti oppressivi, avrebbe potuto continuare a vivere lì. Gli inquirenti hanno specificato che l’attacco è cominciato all’interno dell’abitazione ed è continuato all’esterno, dove la vittima aveva cercato di fuggire.
Alcuni filmati ripresi dalle telecamere di sorveglianza mostrano come la ragazza abbia cercato invano di liberarsi del suo aggressore. È stata colpita 18 volte al viso, sei volte sul braccio destro, ed ancora sulle gambe, la schiena e infine alla testa. Quando ha smesso di muoversi, il giovane ha alzato il corpo della fidanzata gettandolo dal lato opposto di una siepe. Quando è arrivata la polizia, chiamata da alcuni vicini, Taylor è stato subito arrestato, trovato mentre si nascondeva con i vestiti sporchi di sangue. Laura, trasportata d’urgenza in ospedale, è morta poco dopo.
Il ragazzo dal canto suo aveva sin da subito ammesso l’attacco, ma aveva negato di aver ucciso la fidanzata. Per di più il suo sarebbe stato un tentativo di difesa nei confronti della ragazza che l’avrebbe minacciato con un coltello durante una furiosa lite per la fine della loro relazione. Nonostante i tentativi del suo avvocato, che voleva dimostrare come il suo assistito fosse incapace di intendere e volere all’epoca dei fatti, è arrivata la sentenza definitiva. Il suo è stato un atto consapevole e feroce, concretizzatosi in più di 80 coltellate inflitte sul corpo della donna, e per questo dovrà trascorrere molti anni in prigione.
Ultimo aggiornamento: Domenica 17 Gennaio 2016, 11:55
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