"L'Isis può diventare una minaccia nucleare":
l'allarme da Londra. Decapitati 4 curdi -Mappa
di Stefania Cigarini
Cronache di ordinaria follia nell'autoproclamato Stato Islamico - di cui è stata «sottovalutata la potenza», come ha amaramente ammesso Obama - e che ora impegna il mondo in una guerra che non sarà di breve durata. La Turchia ha schierato al confine con la Siria i propri carri armati e diecimila soldati in attesa di un paventato sfondamento di linee. Londra si è allineata ai raid in Iraq e i caccia Tornado della Royal Air Force hanno iniziato i loro attacchi nel primo pomeriggio di ieri, proprio mentre i jiadisti mandavano on line il messaggio dell'ostaggio britannico John Cantlie - «Con i raid non guadagnerete terreno» - e il ministro degli Interni, Theresa May, parlava apertamente di «minaccia atomica» da parte dell'Isis, libero di crescere in Siria e Iraq, e di dotarsi di armi «chimiche, biologiche, nucleari».
LE IMMAGINI CHOC DELLA DECAPITAZIONE DELL'OSTAGGIO FRANCESE
Caccia e droni statunitensi, nelle prime ventiquattr'ore di azioni, hanno compiuto ventidue raid; undici in Iraq, nella zona della diga di Mosul, e undici in Siria nei pressi di Aleppo e a Mazra al Duwud, vicino alla frontiera con la Turchia. E per evitare che l'Afghanistan si trasformi un un nuovo Iraq in mano a stati islamici, Barak Obama ha controfirmato un accordo bilaterale di sicurezza che consentirà alla Nato (Italia compresa) di mantenere in quel Paese dodicimila militari alleati almeno fino al 2014. In Algeria, il ministro di Giustizia, Tayeb Louh, ha annunciato che sono stati individuati i terroristi che hanno decapitato il civile francese Hervè Gourdel. I rifugiati curdi in fuga si contano a migliaia e il Vaticano, che pure ritiene «leciti e urgenti» gli interventi contro l'Isis, chiede «un uso proporzionato della forza» e «multilaterale».
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 1 Ottobre 2014, 10:34
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