Isis, l'intercettazione: "Se ci colpite mandiamo
500mila migranti". È la strategia del caos

Isis, l'intercettazione: "Se ci colpite mandiamo 500mila migranti"
L'allerta terrorismo, dopo le ultime minacce dell'Isis, all'Italia, diventa sempre più alta. A preoccupare il Viminale e la Farnesina, però, non è il rischio di attentati.



A quanto pare in Libia i gruppi islamisti hanno iniziato a gestire il business delle traversate dei migranti nel Mediterraneo, e gli spari di ieri contro la motovedetta della Guardia costiera al largo di Tripoli confermerebbero l'ipotesi. Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ha convocato una riunione al Viminale. Occorre ripensare le modalità di soccorso in mare, minimizzando i rischi per i soccorritori italiani. Per il momento, l'Isis vorrebbe semplicemente aumentare considerevolmente gli arrivi in Italia per aumentare il caos di questi ultimi giorni al largo delle coste siciliane. Questo è quanto trapelato dalle conversazioni tra alcuni jihadisti, intercettate dai servizi italiani e stranieri.



Intanto, sul versante politico, il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, ha scritto alla Commissione europea per chiedere più fondi e mezzi aeronavali. L'intelligence indica la presenza di circa 500mila profughi nei campi in Libia. Circa la metà di questi potrebbe partire via mare nei prossimi giorni. I trafficanti sono alla ricerca di imbarcazioni sulle quali far salire queste masse di disperati. Ogni viaggio può fruttare fino a 4-500mila euro. In questi giorni si stanno usando gommoni fatiscenti 'usa e getta'. E vengono segnalati furti di navi d'altura in Paesi vicini come Tunisia, Algeria e Marocco: potrebbero essere finiti nelle mani delle organizzazioni libiche. Le traversate verso l'Italia (già quasi 7mila arrivi nel 2015, +60% rispetto all'anno record 2014) potrebbero così proseguire a ritmi sostenuti anche nei prossimi mesi mettendo a dura prova il sistema di accoglienza. Oggi ne sono stati soccorsi altri 265. Con l'avvicinarsi della primavera i numeri sono destinati ad impennarsi.



Il rischio è che in caso di attacco ai jihadisti in Libia il Mediterraneo diventi il teatro del caos. Per i due ministri è tempo di gestire quella che può diventare una crisi senza precedenti: le minacce dell'Isis, che ha definito Gentiloni un "crociato", si coniugano molto bene con la situazione dei centri d'accoglienza italiani ormai al collasso. Al momento sono circa 66mila gli stranieri ospitati nelle strutture nazionali. Non è facile continuare a reperire posti letto sul territorio nazionale verso cui distribuire i migranti che continuano ad arrivare.



Una possibile soluzione è quella di coinvolgere gli organismi sovranazionali, a partire dall'Unione Europea che sarebbe pronta a sostenere l'Italia nell'accoglienza dei migranti tramite Frontex. Il ripristino di 'Mare Nostrum' appare decisamente improbabile, ma con la mediazione dell'Alto rappresentante per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, Federica Mogherini, si potrebbe arrivare ad un potenziamento di 'Triton' con un maggiore dispiegamento di uomini e mezzi.



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Ultimo aggiornamento: Martedì 17 Febbraio 2015, 13:32
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