L'Isis distrugge le mura antiche di Ninive:
"Liberate Rishavi o uccidiamo un ostaggio"

L'Isis distrugge le mura antiche di Ninive: "Liberate Rishavi o uccidiamo un ostaggio"

di Valeria Arnaldi
ROMA - Abbattute le “profane” mura di Ninive. L'ultima vittima dell'Isis è un tratto, vicino alla Grande Moschea di Mosul, delle mura assire, edificate nell'ottavo secolo avanti Cristo, che, ieri, è stato fatto saltare in aria.





Un atto che prosegue, in modo eclatante, la lotta dell'Isis a tutto ciò che di culturale è ritenuto “profano”, pre-islamico e dunque anti-islamico. Così anche l'archeologia, l'arte, i monumenti. A dare la notizia è stato il portavoce del Partito Democratico del Kurdistan, Said Mumzini.



Da giugno scorso, quando l'Isis ha preso il controllo di diverse regioni dell'Iraq, sono stati molti i monumenti distrutti. I residenti di Mosul, nei giorni scorsi, avevano lanciato l'allarme, rivelando le intenzioni dell'Isis, documentate da inizio anno. Ieri le parole sono diventate fatti. Ora a tenere con il fiato sospeso la scena internazionale è la questione degli ostaggi. Falliti i tentativi di negoziazione e scambio di prigionieri, svoltisi nei giorni scorsi, l'Isis ha annunciato l'«uccisione immediata» di un ostaggio.



Nell'ultimo audiomessaggio diffuso nella notte tra mercoledì e giovedì, letto da un prigioniero che si identifica come Kenji Goto, il reporter nipponico sequestrato, viene lanciato un rigido ultimatum: se non sarà liberata la terrorista Sajida al Rishawi, sarà ucciso il pilota giordano Muath al Kaseasbeh, anche lui sequestrato dai jihadisti. L'autenticità del messaggio è ancora da verificare, ma secondo le autorità nipponiche sarebbe altamente probabile che quella sia la “voce di Goto”.



La moglie del reporter si è appellata alle autorità giapponesi e giordane per entrambi gli ostaggi. E l'Isis miete vittime pure attraverso i suoi alleati: in un villaggio del Sinai sono stati trovati i corpi decapitati di tre uomini. Il bilancio degli attacchi simultanei avvenuti nella zona, durante la giornata, è duro: almeno 25 morti e 40 feriti. Tra le vittime, anche civili.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 30 Gennaio 2015, 10:44
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