Iraq, Obama: no nuova guerra ma bombe sui fondamentalisti
Obama «Le truppe americane non torneranno a combattere in Iraq perché non c'è una soluzione militare americana alla crisi», ha detto Obama. «Continueremo la nostra strategia. Proteggeremo i nostri cittadini. Lavoreremo con la comunità internazionale per affrontare questa crisi umanitaria. Aiuteremo a prevenire che questi terroristi abbiano un paradiso permanente da cui attaccare l'America», continua, sottolineando che gli Stati Uniti continueranno a premere affinché le comunità irachene si riconcilino.
«Massacro di innocenti» «Gli Stati Uniti non possono e non devono intervenire ogni volta che c'è una crisi. Ma quando c'è una situazione» come quelle sul monte Sinjar, «quando innocenti si trovano ad affrontare un massacro e quando noi abbiamo la possibilità di prevenirlo, gli Stati Uniti non possono guardare da un'altra parte», dice il presidente spiegando che è iniziato uno sforzo umanitario per aiutare i civili iracheni intrappolati sulla montagna.
Uccisa giornalista curda Una giornalista curda dell'agenzia stampa Firat è stata uccisa in un attacco jihadista nel nord dell'Iraq. Lo ha riferito sul sito in responsabile dell'Agenzia. Deniz Firat è stata colpita al cuore da una scheggia nel corso di un attacco dei combattenti dello Stato Islamico (Isis) ad una zona vicino alla città di Makhmour, dove vivono le famiglie dei membri del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK), situata a circa 280 chilometri a nord di Baghdad.
Ultimo aggiornamento: Sabato 9 Agosto 2014, 15:30