India, non paga la dote: imprigionata
in bagno dal marito per tre anni
La giovane è stata tratta in salvo domenica scorsa dalla polizia che l'ha trovata in una piccola stanza da bagno in un villaggio a circa 140 chilometri dal capoluogo di Patna. «Poteva a malapena tenere gli occhi aperti - ha detto un agente perché per tutto questo tempo è stata al buio». La donna era in condizioni scioccanti, con i vestiti stracciati e i capelli incolti. Era fortemente dimagrita perchè poteva mangiare solo gli avanzi di cibo che le venivano lasciati.
La donna ha raccontato che la famiglia del marito, Prabhat Kumar Singh, l'aveva chiusa a chiave nel bagno per non aver pagato la dote e anche perché aveva dato alla luce una femmina. Da allora non le è stato concesso neppure di vedere la figlia. Le richieste di denaro e regali da parte dei suoceri erano iniziate subito dopo le sue nozze nel 2010. Si tratta di una consuetudine abbastanza frequente in India e che spesso porta a episodi di brutale violenza contro le donne. A denunciare il fatto alla polizia è stato il padre, Shyam Sundar Singh, insospettito perchè non aveva più potuto vedere la figlia. I suoceri impedivano infatti qualsiasi contatto con estranei. Gli agenti hanno denunciato il marito e i suoi genitori, Dhirendra Singh e Indra Devi, che sono stati arrestati con l'accusa di tortura e sequestro di persona.
Ultimo aggiornamento: Martedì 9 Settembre 2014, 17:53