«Mettiamo fine al dibattito: è ora che le donne guidino», ha scritto il principe Alwaleed bin Talal sul suo account ufficiale di Twitter, Alwaleed_Talal. Membro della famiglia reale saudita, Alwaleed non ricopre incarichi politici, ma è impegnato nell'imprenditoria, con interessi anche in Citigroup ed Euro Disney. Da tempo difensore dei diritti delle donne saudite, Alwaleed ha detto che «vietare alle donne di guidare l'auto è oggi una questione di diritti simile a chi impedisce loro di avere un'istruzione o un'identità indipendente».
كفى نقاش:
— الوليد بن طلال (@Alwaleed_Talal) 29 novembre 2016
حان وقت قيادة المرأة للسيارةhttps://t.co/BBgyF8i1Gs
Stop the debate:
Time for women to drivehttps://t.co/6KAniFa4BT
«Si tratta di atti ingiusti di una società tradizionale, lontano dai limiti previsti dalla religione», ha aggiunto.
Il principe ha poi analizzato i «costi economici» che le donne devono affrontare dovendo fare affidamento su autisti privati «stranieri» o su tassisti. Anche se i loro mariti hanno il tempo di dar loro passaggi in auto, questo comporta che lascino il loro luogo di lavoro e «diminuiscano la produttività della forza lavoro».
«Far guidare le donne è diventata una richiesta sociale urgente nell'ambito delle circostanze attuali», ha sostenuto. Secondo il vice principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, 31 anni, i cambiamenti sociali non possono essere forzati. A proposito delle donne ha detto che «al momento la società non è ancora convinta, ma riteniamo che sia una questione che va decisa dalla società stessa».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 30 Novembre 2016, 11:36
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