"Troppo grassa per camminare" e finisce in sedia
a rotelle: dopo la dieta il figlio non la riconosce

Troppo grassa per camminare finisce in sedia a rotelle: dopo la dieta il figlio non la riconosce

di Federica Macagnone
La spinta decisiva per mettersi a dieta l'ha trovata solo il giorno in cui è andata a fare una gita con gli amici, nel marzo 2012, e si è ritrovata su una sedia a rotelle perché non riusciva più a fare un solo passo.





Linda Silverton, 55 anni, di Wembley, in Inghilterra, ha scoperto solo in quel momento che i suoi 140 chili erano troppi per seguire la comitiva anche in una semplice passeggiata come quella intorno alla Cattedrale di Coventry.



E' stato in quel momento che ha deciso di finirla per sempre con le abbuffate di enormi quantità di cibo e di mettersi davvero a dieta. Risultato: in poco più di un anno e mezzo Linda ha perso 62 chili e ora è scesa a quota 78.



«Chiunque decida di perdere peso lo fa perché arriva un momento in cui si trova in una situazione così sconvolgente e umiliante da riuscire a trovare la forza e le motivazioni per dire "basta" - dice Linda - Il mio momento è arrivato a Coventry. Avevamo programmato una visita con alcuni dei miei amici più vecchi e cari alla Cattedrale e al Museo dei trasporti. Doveva essere un bel fine settimana ma mi sentivo infelice. Mentre i miei amici camminavano intorno alla cattedrale ammirando le vetrate, io riuscivo solo a trascinarmi barcollando. Quando siamo arrivati ​​al museo non ce la facevo più, non potevo fare un solo passo. I miei amici non volevano lasciarmi fuori e sono andati ad affittare una sedia a rotelle per me. E' stato terribile, sconvolgente: ero diventata troppo grassa per camminare». 



Linda, che è sposata con Jeff, vive a Wembley da più di 30 anni. «Ho avuto sempre una corporatura più grande del normale - racconta - Crescendo, mia madre mi ha sempre spinta a mangiare sottolineando che i bambini non dovrebbero sprecare il cibo e devono sempre pulire il loro piatto. Tante volte ho iniziato la dieta, ma non sono mai riuscita ad andare avanti per più di un paio di giorni. Non mi sembrava indispensabile, mi sentivo bene e ogni volta che andavo dal medico mi sentivo dire che sì, avrei dovuto perdere peso, ma che considerando la mia taglia ero comunque in buona forma».



«Quando avevo superato abbondantemente la quarantina - continua Linda - mi è stata diagnosticata una serie di problemi di salute, tra cui la sindrome lupus-simile e l'artrite alle ginocchia e varie altre articolazioni. Pian piano fare una passeggiata è diventato più difficile, avevo sempre meno energie e svolgere anche piccoli lavori si rivelava complicato».



Linda racconta che oggi le persone non la riconoscono più. «Ho capito che la dieta aveva davvero cambiato la mia vita quando sono andata a visitare mio figlio che vive all'estero. Ci eravamo messi d'accordo che lui mi sarebbe venuto a prendere all'aeroporto - dice Linda - Quando sono arrivata lui era lì, mi cercava tra la gente e quando mi ha guardata non mi ha riconosciuta, passando oltre con lo sguardo. In quel momento ho realizzato di aver vinto: sì, ero davvero una persona nuova in una nuova vita».





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Ultimo aggiornamento: Giovedì 6 Novembre 2014, 12:01