"Giulio strattonato da uno grosso e atletico,
parlavano una lingua a me sconosciuta" -Guarda

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«Ho visto due stranieri che litigavano e gridavano ad alta voce», uno «grosso e sportivo» che strattonava l'altro «più piccolo»: «ho saputo che era Giulio Regeni dopo aver visto le sue foto pubblicate e ho capito che era lui che era stato spintonato dal più grosso. La lite è durata solo 2-3 minuti». Così il testimone, l'ingegner Mohamed Fawzi, ha raccontato alla tv egiziana Sada el Balad quanto visto nel pomeriggio del 24 gennaio scorso, il giorno prima della scomparsa del ricercatore italiano, nei pressi del consolato italiano. «Non ho capito in che lingua parlassero perché era una lingua a me sconosciuta», ha aggiunto il testimone che, oltre l'arabo, conosce il francese e l'inglese.
 


Regeni «era vestito con pantaloni, una camicia rosa e un maglione grigio» (come in una delle foto di Giulio pubblicate dopo la sua scomparsa, ndr) e «portava un laptop», mentre «l'altro straniero indossava una t-shirt bianca e rossa a mezze maniche e dei jeans blu scuro», ha aggiunto l'ingegnere, senza tuttavia poter identificare l'uomo «più forte». «Ho visto almeno due telecamere moderne sulla porta del consolato che potrebbero aver registrato la lite, ma non so se abbiano funzionato o meno. Ma la lite ha avuto luogo sotto le telecamere», ha proseguito. Fawzi ha quindi detto di essersi rivolto, una volta scoperta l'identità di Regeni, alla «sicurezza nazionale» e di aver testimoniato ieri davanti alla procura.

Parlando ancora in tv e ricordando che l'italiano era scomparso il 25 gennaio e il suo corpo ritrovato «il giorno di una visita della ministra italiana (Federica Guidi, ndr) in Egitto», il testimone ha dichiarato che «gli italiani sanno chi è l'assassino (di Regeni, ndr) e perché è stato ucciso. Può darsi - ha proseguito - che qualcuno voglia nuocere alle relazioni tra l'Egitto e l'Italia».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 14 Marzo 2016, 22:35
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