Il bimbo di 3 anni che ricorda la vita passata,
riconosce il suo assassino e ritrova il cadavere
Il bambino in questione sarebbe appartenente all'etnia drusa, che crede nella reincarnazione. Proprio per questo i bambini di tale etnia, raggiunta l'età di tre anni, vengono portati nel luogo della loro vita precedente, se ne conservano memoria. In questo caso, il piccolo si sarebbe spinto ben oltre: avrebbe indicato un punto dove scavare, e proprio lì sarebbe stato ritrovato il corpo di un uomo. Poco distante, quella che doveva essere l'arma del delitto, poiché il bambino sosteneva di essere stato ucciso con un'ascia. Inoltre, il piccolo è nato con una voglia rossa sulla fronte: il punto in cui sostiene di essere stato colpito con l'ascia.
Il fascino della storia aumenta se si aggiunge che il bambino ricordava il suo nome precedente (fatto risalire a una persona data per dispersa quattro anni prima) e l'identità del suo killer. Messo di fronte al presunto assassino, i testimoni avrebbero affermato di averlo visto impallidire, ma non confessare il delitto.
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 2 Marzo 2015, 14:07
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