Siamo a Passau, in uno dei tanti centri di accoglienza per i rifugiati che arrivano dal Vicino oriente. Uno dei bambini qui ospitati, dopo aver trovato la salvezza in Germania, ha voluto regalare un disegno agli agenti che si stanno prendendo cura dei tanti profughi. Da un lato la bandiera siriana, i bombardamenti, le armi, il sangue ovunque, i palazzi crollati, le amputazioni; dall'altro la bandiera tedesca, con le palme a simboleggiare la pace, edifici integri e persone cariche di bagagli. In basso a destra, un cuore con la scritta 'Polizia' all'interno.
A vedere il disegno, è fin troppo facile intuire gli orrori vissuti dal bambino, ma ora la sua vita è al sicuro. Nei centri di accoglienza ai piccoli rifugiati vengono forniti dolci e giocattoli di vario genere, nell'intento di rendere il loro soggiorno confortevole dopo l'incubo della guerra e della fuga da casa. Su Twitter, la polizia tedesca ha pubblicato la foto del disegno, spiegando che si tratta di un regalo di questo bimbo, e accompagnando il tutto con gli hashtag #SenzaParole e #CrisiDeiRifugiati. Successivamente, in un altro tweet, la polizia ha diffuso foto della vita nei centri di accoglienza di Passau.
Geschenk eines syrischen Kindes an die Bundespolizisten in Passau... #sprachlos #Fluechtlingskrise pic.twitter.com/YgWMjgJ1xM
— Bundespolizei BY (@bpol_by) 24 Settembre 2015
Impressionen aus #Passau: U.a. hier werden ankommende Asylsuchende von uns verpflegt und registriert #Grenzkontrollen pic.twitter.com/QV808yjrdi
— Bundespolizei BY (@bpol_by) 24 Settembre 2015
Ultimo aggiornamento: Venerdì 25 Settembre 2015, 22:05
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