Tax day, dalla Tasi all'Imu ecco le scadenze: italiani pronti a versare 44 miliardi al Fisco

Dalla Tasi all'Imu, ecco le scadenze: italiani pronti a versare 44 miliardi al Fisco

di Valeria Arnaldi
ROMA - Tasi sulla prima casa, Imu sugli altri immobili, Tari sui rifiuti. E per imprenditori, liberi professionisti e artigiani, Iva. Per un totale di 44 miliardi di euro, che dovranno essere versati al fisco entro domani. A poche ore dal tax day, fissato appunto al 16 dicembre, uno studio della Cgia di Mestre fa i conti nelle tasche – sempre più vuote – degli italiani.





E in quelle dello Stato. La quota principale del versamento complessivo sarà legata al pagamento dell’Iva, che garantirà 16 miliardi di euro. Saranno 12, invece, quelli provenienti dalle ritenute Irpef dei lavoratori dipendenti. Stimata in 10,6 miliardi di euro l’ultima rata Imu. Ai Comuni arriveranno 2,3 miliardi dalla Tasi, 1,9 miliardi dalla Tari e un miliardo dal versamento Irpef dei lavoratori autonomi. Inoltre l’erario, grazie all’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr e alle ritenute sui bonifici, “incasserà” rispettivamente 231 e 72 milioni di euro.



«Una pioggia di scadenze – commenta Giuseppe Bortolussi, segretario Cgia – che potrebbe mettere in seria difficoltà molte famiglie e altrettante piccole imprese a causa della cronica mancanza di liquidità». Cifre da record. Se la pressione fiscale prevista è al 43,3%, quella reale, secondo la Cgia, è al 49,5%. La vera “stangata” è per le seconde case: dal 2011 al 2014, la tassazione è aumentata del 236% sulle seconde case locate a canone concordato, del 150% sulle seconde case locate a canone libero, del 144% su uffici e studi privati.

Per negozi e botteghe l’aumento è stato del 140%, per le seconde case sfitte del 115%, per i laboratori artigianali del 108%, per alberghi, pensioni e capannoni commerciali del 96%, infine per opifici, capannoni artigianali e industriali e fabbriche del 95%.



Per un Natale più ricco è inutile confidare nella tredicesima, in arrivo per oltre trenta milioni di italiani, per un totale di circa 39 miliardi aggiuntivi nelle buste paga di lavoratori dipendenti e pensionati. Un’indagine Coldiretti/Ixé ha rilevato che oltre il 51% la spenderà per pagare tasse, mutui e rate. Appena il 26% la dedicherà ai regali e, ancora meno, il 23%, la destinerà al risparmio. Intanto, con emendamenti alla legge di Stabilità, il Governo congela il canone Rai, che non potrà superare 113,50 euro anche per il 2015. Bloccato pure il maxi-aumento delle tasse sulla casa. Per ora.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 15 Dicembre 2014, 07:39