Il Nobel per l'economia ad uno scozzese?
Una rivoluzione che fa ridere molto

Il Nobel per l'economia ad uno scozzese? ​Una rivoluzione che fa ridere molto

di Pino Insegno
Non potevo restare indifferente nel leggere la notizia che il Premio Nobel per l’Economia è stato assegnato a uno scozzese. Sembra roba di poco conto, invece è un evento epocale.



Gli scozzesi, per tradizione, sono sempre stati tacciati di taccagneria. Non conosco il professor Angus Deaton, del quale ho appreso la teoria secondo cui le diseguaglianze sociali sono necessarie alla crescita: ma dare il Nobel per l’Economia ad uno scozzese apre scenari inimmaginabili in un mondo che cambia. Come insignire un portoghese del Nobel alle Spese folli.



Allora si possono seguire anche strade diverse. Il Nobel per la Pace in Famiglia, ad esempio, lo darei a due amici (Gino e Paola) che hanno divorziato e si sono risposati due volte. Mitici. Dopo quello per la Pace, il Nobel per la Brace va ad un altro mio amico, Claudio Ferraro, che ha un ingrediente segreto quando cucina le sue bistecche di chianina.

Il Nobel per la Chi-Mika all'omonimo cantante. Chi? Mica dirai sul serio? No, scherzo. Il Nobel per la LetteraDura al mio vecchio preside: mi diede 10 giorni di sospensione a scuola e scrisse una lettera così dura a mio padre, che scatenò la sua furia vendicativa.



Anch'io desidero un Nobel. Così ho scritto una mail ai membri dell'Accademia svedese per avanzare la candidatura. Ma la risposta ha subito gelato il mio speranzoso entusiasmo: «Tu No-Bel, caro Insegno. A te mai, No-Bel...».
Ultimo aggiornamento: Martedì 13 Ottobre 2015, 09:03
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