Lavoro: Pil in crescita, ma giovani e donne
penalizzati. L'Inps: "Pensioni troppo alte"
di Valeria Arnaldi
Difficile anche la situazione dei giovani: il tasso di disoccupazione tra 15 e 24enni è tornato a crescere del +1,3%, attestandosi al 42,6%. Il 10,8% dei giovani non ha lavoro, ossia uno su dieci. E non si tratterebbe di neet, che non studiano e non cercano impiego, ma di chi cerca ma non trova.
«Dati oltre il limite consentito», secondo il segretario Cgil Susanna Camusso. I tecnici sottolineano che i numeri non sono confrontabili con quelli del Governo sui 79mila nuovi contratti, che «non necessariamente significano nuovi occupati, possono anche essere transizione dal tempo determinato e altri tipi di contratto». Si oscura così la speranza che si era accompagnata alla crescita registrata nel mese di dicembre e alla stabilità di gennaio. Gli occupati, a febbraio, sono diminuiti dello 0,2%.
Unico conforto, il confronto annuale: «Rispetto a febbraio 2014 - afferma l'Istat - l'occupazione è cresciuta dello 0,4% e il tasso di occupazione di 0,2 punti». Intanto, nei primi mesi del 2015, «si rafforzano i primi segnali positivi per l'economia italiana, all'interno di un quadro ancora eterogeneo».
A marzo si conferma la deflazione. Su base annua l'inflazione si riduce a -0,1%, aumenta invece dello 0,1% su base mensile. Secondo Unione Nazionale Consumatori, una coppia con un figlio, nel carrello della spesa, paga 60 euro in più l'anno. A pesare sono pure le pensioni. A segnalarlo è il presidente Inps Tito Boeri: «Ci sono persone che hanno delle pensioni molto alte che non sono giustificate dai contributi». Un problema di «equità».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 1 Aprile 2015, 10:24
© RIPRODUZIONE RISERVATA