Jobs act, rimandata la discussione sull'art. 18.
In arrivo le ferie solidali alla francese


di Alessandra Severini
ROMA - L'argomento spinoso per ora accantonato. Rinviata alla prossima settimana la discussione sull'art.18, la commissione Lavoro al Senato ha approvato un emendamento al jobs act che introduce, sul modello francese, le ferie solidali. In pratica, sar possibile 'regalare' parte delle proprie ferie al collega che ha un figlio minore malato.





L'emendamento è stato presentato dalla Lega ma approvato all'unanimità. Altra novità del jobs act sarà l'estensione del contratto di solidarietà ad una platea di imprese più ampia rispetto a quella che poteva accedervi finora. Il contratto di solidarietà, anche per permettere assunzioni in cambio di una riduzione dell'orario di lavoro e della retribuzione, è una misura che il governo vuole favorire perchè potrebbe avere un impatto positivo sull'occupazione.



Altra novità votata in commissione è il contratto di ricollocazione per favorire il ritorno in attività del lavoratore disoccupato, mentre nuove norme cercheranno di combattere l'ignobile e illegale pratica delle dimissioni in bianco.

Rimane invece molto caotica la situazione della Tasi. Il ministero delle Finanze deve pubblicare entro il 18 settembre le delibere dei Comuni che fissano le aliquote affinchè siano valide. I Comuni sono in netto ritardo e sembra certo che ci sarà un vero e proprio intasamento presso fiscalisti e Caf per calcolare il valore dell'imposta, la cui prima rata, se la delibera comunale è stata pubblicata, va pagata entro il 16 ottobre.



Il Movimento 5 stelle intanto ha contestato il tentativo del governo di introdurre nella norma che permette di destinare l'8xmille del gettito Irpef alla ristrutturazione e messa in sicurezza di edifici scolastici pubblici anche la previsione di una donazione a favore del Fondo edifici di culto. Francesco Cariello, deputato del M5s ha denunciato: «Si tratta di soldi che i contribuenti possono scegliere di destinare al miglioramento e la messa in sicurezza delle nostre scuole mentre il Fondo edifici di culto è un fondo immobiliare che ha come unica missione la manutenzione e la conservazione di circa 750 edifici religiosi e non contempla scuole nel suo patrimonio». Il Fondo è gestito dal ministero degli Interni, e ha lo scopo di preservare il patrimonio di chiese e conventi sul territorio nazionale. «Cosa c'entra il “Fondo edifici di culto? Il Governo chiarisca», chiede anche il deputato Pd Davide Mattiello.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 12 Settembre 2014, 09:45
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