Banche, l'Europa dà ragione all'Italia:
pronti 150 miliardi per lo scudo

Banche, l'Europa dà ragione all'Italia: pronti 150 miliardi per lo scudo

di Alessandra Severini
Nel braccio di ferro fra Italia e Germania sulle regole del sistema bancario, la Commissione europea si schiera a fianco del governo italiano. La Ue, infatti, ha dato il via libera a un piano cautelativo di sostegno pubblico alle banche italiane in balia delle turbolenze dei mercati nel dopo-Brexit.

Nonostante le rimostranze di Berlino, dunque, il governo potrà attivare una garanzia statale fino a 150 miliardi di euro e così intervenire in modo che le banche possano far fronte ad eventuali crisi di liquidità evitando che siano i risparmiatori a pagarne le conseguenze. Il piano è autorizzato fino al 31 dicembre 2016, anche se Bruxelles è convinta che «non ci sarà la necessità di usarlo». Si tratta comunque di un meccanismo cautelativo che rispetta le «regole sugli aiuti di Stato» e che potrà essere utilizzato solo da banche solvibili che devono far fronte ad esigenze di liquidità.

In pratica, se la banca non riesce a far fronte alle richieste dei depositanti per mancanza di liquidità potrà emettere nuovo debito senior che sarà garantito dallo Stato. Al contrario, il meccanismo non potrà essere utilizzato come strumento di ricapitalizzazione. Lo schema avrà un costo seppur teorico per lo Stato: l’ammontare della garanzia eventualmente attivata inciderà sul debito pubblico ma non sul deficit. La risposta dei mercati è stata positiva, ma le banche italiane aspettano di vedere costi e modalità dello schema prima di pronunciarsi.

Intanto alla guida del gruppo Unicredit arriva il francese Jean Pierre Mustier che prende il posto di amministratore delegato di Federico Ghizzoni (a cui andrà una buonuscita di oltre 10 milioni). Mustier ha già lavorato in Unicredit: dal 2011 al 2014 è stato vice direttore generale e responsabile del Corporate & Investment Banking.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 1 Luglio 2016, 08:37
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