Nasce una nuova collaborazione tra il Policlinico e il Rotary Club Napoli Castel Sant'Elmo che si uniscono per lanciare il progetto Oral Hpv Awareness &Care. In Schools we trust. Un'iniziativa - presentata nell'Aula Magna di Biotecnologie della Federico II - volta a promuovere una campagna di prevenzione e diagnosi precoce dei tumori testa-collo Hpv correlati.
«Siamo convinti che è fondamentale promuovere la consapevolezza dei comportamenti che possono avere influenza sul proprio stato di salute - commenta Anna Iervolino, direttore generale dell'Aou Federico II - Oggi siamo qui per dire ai giovani che i corretti stili di vita e la conoscenza di alcune patologie possono consentire di prevenire determinate patologie».
Non a caso la campagna è rivolta ai più giovani: nell'ultimo periodo si sono registrati numerosi casi che hanno colpito proprio la fascia di età giovanile. «Si tratta di un progetto ambizioso perché riguarda un argomento ancora poco conosciuto, ovvero i tumori del distretto testa-collo correlati alle infezione da papillomavirus umano - commenta Cesare Formisano, past president Rotary club Napoli Catel Sant'Elmo - Un problema che negli ultimi anni si è rivelato di grande importanza soprattutto nella fascia d'età scolare - motivo per cui - l'iniziativa è rivolta agli studenti delle scuole secondarie di Napoli. Il nostro Rotary farà da tramite insieme all'azienda ospedaliera universitaria Federico II per veicolare il messaggio di prevenzione nelle scuole». Quindi informare i giovani per far sì che acquisiscano più consapevolezza e una maggiore cura di sé: è questo l'obiettivo che si intende centrare. «I giovani spesso non capiscono l'importanza della prevenzione e che, a volte, un vaccino riesce a salvare la vita - puntualizza Lucia Fortini, assessore regionale alla Scuola, alle Politiche sociali e giovanili - Per questo abbiamo deciso di mettere in campo le scuole, per cercare di sensibilizzare i giovani e far capire che anche un gesto può essere importante per la propria salute». Una rete tra territorio e tessuto socio familiare che sarà capace di dare a ragazzi e ragazze il massimo supporto per contrastare questo nemico invisibile.
Purtroppo c'è da evidenziare che è in continuo aumento l'incidenza dei tumori testa-collo correlati alle infezioni da papillomavirus umano. «Un problema diffuso a livello mondiale e che merita assoluto rispetto anche a causa dell'elevata mortalità», come ricorda il responsabile della Uoc di Medicina orale dell'Aou Federico II, Michele Mignona (tra i fondatori del progetto insieme alla professoressa Stefania Staibano). Secondo i dati «ogni anno nel nostro Paese ci sono 10.000 nuovi casi - di tumori testa-collo - di cui il 40% sono da correlare all'infezione da Hpv. E poiché la sopravvivenza da questi tumori è pari al 40% è estremamente importante fare prevenzione», spiega Luigi Califano, direttore del Dipartimento ad attività integrata testa-collo. Ma in futuro le cose potrebbero migliorare, infatti, secondo delle notizie emerse da alcuni studi entro il 2045 «ci sarà una riduzione del 50% di mortalità nella fascia di età compresa tra i 35-45 anni», è quanto riferisce Sabino De Placido, direttore del Dipartimento ad attività integrata di oncoematologia. «Si tratta di tumori che hanno una biologia diversa, più favorevole, rispetto ai tumori standard di quest'area, e questo ci consente di intervenire con una percentuale di successo molto elevata», sottolinea Stefania Staibano, direttore Uoc di Anatomia patologica dell'Aou Federico II.
Ultimo aggiornamento: Martedì 12 Aprile 2022, 16:47
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