È nato a Roma («vicino a Campo de' Fiori»), ha 57 anni, in gioventù ha avuto un'esperienza nelle forze armate, poi è diventato chef. E la vita lo ha portato in Ucraina, dove ha una compagna. Danilo Dell'Otto oggi è a Stryj, città nella parte ovest dell'Ucraina, a 60 chilometri da Leopoli. Gli hanno dato un Ak-47 (kalashnikov), la notte partecipa alle ronde con gli ucraini. Si trova in mezzo a una guerra.
«Da qui non me ne vado, voglio aiutare la gente di questa terra, ma anche difendere il mio ristorante. Se la situazione dovesse precipitare, accompagnerò la mia compagna e i suoi nipotini alla frontiera con l'Ungheria, ma poi tornerò a combattere. Non scappo».
Il trasferimento in Ucraina
Come è arrivato in Ucraina? «Da dieci anni frequento l'Ucraina, ma da due anni abito qui perché la mia compagna e io abbiamo aperto un ristorante, la Bruschekta, specialità romane: Amatrciana, Carbonara, ma anche pesce.
La situazione a Stryj
La frontiera è a un'ora di macchina, perché non fugge? «Il carburante è razionato e i generi alimentari nel supermercato stanno finendo. Però non voglio scappare, qui c'è il mio ristorante e comunque non voglio abbandonare gli ucraini. Le ripeto: sono solo preoccupato per i bambini, la mia compagna ha tre nipotini, se la situazione peggiorierà li porterò in salvo. All'Italia chiedo di mandare aiuti, anche generi alimentari, queste persone non devono essere lasciate sole. Ora mi scusi, ma devo scappare: è scattata di nuovo la sirena d'allarme, devo andare nei rifugi».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 4 Marzo 2022, 21:55
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