La Russia si sta rivolgendo all '"esercito dei nonni" e recluta volontari fino all'età di 60 anni per sostituire quelli uccisi nei feroci combattimenti in Ucraina. Nel disperato tentativo di ottenere più comandanti di carri armati, cecchini e ingegneri, ai soldati in pensione è stato chiesto di unirsi all'esercito russo in due città siberiane poiché si stima che circa 15.000 soldati di Putin siano morti. I media russi hanno riferito che il Cremlino ha chiesto agli ex soldati vicini al pensionamento di rientrare nell'esercito a Chelyabinsk e Tyumen poiché altri carri armati sono stati fatti saltare in aria dall'esercito ucraino.
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Già circa 60.000 riservisti, principalmente da fuori Mosca, sono stati chiamati a combattere, secondo il Times, insieme a giovani di leva, tra i 18 ei 27 anni, inesperti, che prestano servizio per circa un anno e che ora costituiscono un quarto dell'esercito russo. Sarebbero stati arruolati 134.500 nuovi coscritti ma la Russia ha prima smentito la notizia poi ha riconosciuto che un piccolo numero è stato erroneamente inviato a combattere.
I dati
Secondo le stime della Nato sarebbero 15.000 i soldati russi siano morti finora e l'Ucraina stima il bilancio delle vittime a 18.300. Mathieu Boulègue, ricercatore sulla guerra russa a Chatham House (centro studi britannico, specializzato in analisi geopolitiche), ha dichiarato: «I coscritti sono usati per guidare un camion dal punto A al punto B.
Ultimo aggiornamento: Martedì 5 Aprile 2022, 17:19
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