Guerra Ucraina, Putin può arruolare altri 5 milioni di soldati: nuova legge, l'età di leva aumenta a 30 anni

Approvati emendamenti dalla Duma in vista della mobilitazione generale

Mosca può schierare altri 5 milioni di soldati: nuova legge, l'età di leva aumenta a 30 anni

La Russia si prepara ad allargare ancora di più le file del suo esercito. Con le nuove leggi della Duma, il Parlamento russo, Mosca potrebbe arrivare a schierare fino a cinque milioni di soldati, l'equivalente di 5 volte le persone che risiedono nel comune di Napoli. I calcoli fatti da Novaya Gazeta spaventano. L'arruolamento sarà facilitato grazie a cambiamenti «sensibili», scritti «per la mobilitazione generale», che ampliano l'età di leva dai 18 ai 30 anni, mentre prima era fino a 27 anni. Non solo, con la nuova riforma verrà aumentata l'età massima anche dei riservisti, che ora potranno essere richiamati a combattere fino ai 70 anni. 

 

Niger, due italiani bloccati dopo il colpo di Stato. Von der Leyen: «A rischio i legami con la Ue»

Mosca, punizioni a chi disobbedisce

Per chi decide di disobbedire al comando, scegliendo di non indossare la divisa militare, il disincentivo sono le multe salatissime. La nuova legge ha decuplicato l'ammenda per coloro che non si presentano alla commissione di leva (fino a 30mila rubli, circa 300 euro) e ha vietato ai coscritti di lasciare la Russia dal momento in cui la convocazione è nel registro elettronico.

Una scelta fatta per arginare il fenomeno delle fughe dal Paese, che ha coinvolto migliaia di giovani russi renitenti alla leva. Con le nuove disposizioni, inoltre, ai governatori è stato permesso di avere propri eserciti regionali, dotati di armi e inviati a difendere i confini, combattere i sabotatori e proteggere l'ordine pubblico. All'esercito del Cremlino, poi, bisogna aggiungere anche la mobilitazione forzata dai territori che la Russia ha occupato in Ucraina. 

Ucraina: attacco russo a Kryvyi Rih, almeno 6 morti e decine di feriti

Medvedev, la minaccia nucleare

Dall'inizio del 2022 Mosca ha mobilitato con la forza tra i 55 mila e i 60 mila uomini secondo Kiev, mandandoli direttamente in prima linea. Se questo non dovesse bastare per vincere la guerra con l'Ucraina la Russia continua a brandire anche lo spettro delle armi nucleari. Con la minaccia ribadita domenica dal vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev: «Se immaginiamo che l'offensiva degli ucraini con l'appoggio della Nato abbia successo e ci porti via parte della nostra terra, allora dovremmo usare le armi nucleari in virtù delle regole del decreto del presidente della Russia del 02.06.2020». «Non ci sarebbe altra via d'uscita», ha aggiunto Medvedev parlando dell'Ucraina come di un «cadavere in decomposizione», guidato da «uomini miopi» che rifiutano qualsiasi negoziazione. Ovviamente, alle condizioni del Cremlino.


Ultimo aggiornamento: Martedì 1 Agosto 2023, 15:30
© RIPRODUZIONE RISERVATA