Notre-Dame, sopravvissute all'incendio le 200mila api che abitano nella cattedrale
di Remo Sabatini
Salvi, nonostante l'incendio, i guardiani erano sopravvissuti alla furia delle fiamme. Così come chi, quei tetti e quelle guglie, li abita da sempre. Sì, perchè Notre-Dame è anche la casa di tante, tantissime api. Un esercito di 200mila esemplari di operose api distribuite in tre grandi alveari. Quando l'incendio è divampato, chi conosceva questo piccolo segreto, si era disperato anche per loro. In molti del Beeopic Apiculture, l'azienda francese che si occupa di apicoltura che ha diffuso l'immagine che proponiamo, speravano in un miracolo che avesse potuto tenere lontane quelle fiamme dagli alverari seppure, vista l'enormità della tragedia, le speranze che fosssero ancora vive, sembravano ridotte al lumicino.
E invece, è notizia di poche ore fa, le api sono salve.
Forse non tutte ma, per incredibile che possa sembrare, i tre alveari risultano al loro posto e le piccole operaie sembrano aver ripreso la loro quotidiana e instancabile attività. La notizia, diffusa da Nicolas Geant, che si occupa delle api di Notre-Dame, è stata confermata dalle immagini satellitari e da alcuni droni inviati a controllare ciò che rimaneva del tetto. A confermare a Geant che gli alveari sono rimasti intatti, anche il portavoce della cattedrale.
"Le nostre api di Notre-Dame sono ancora vive!". Questo l'entusiastico commento di Beeopic Apiculture.
Merito anche dei guardiani della cattedrale?
Ultimo aggiornamento: Venerdì 19 Aprile 2019, 20:04
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