Coronavirus-Cina, Merkel chiede trasparenza. Pechino replica a Trump: «Il nemico è il virus, non noi»
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«La sua origine è una questione scientifica, dovrebbe vedere impegnati ricercatori ed esperti sanitari e non essere politicizzata», ha sottolineato Geng, per il quale scienziati ed esperti dell'Oms e di gran parte del mondo, Stati Uniti compresi, sono in generale convinti della mancanza di prove di un'origine in laboratorio. Pechino, inoltre, ha esortato i politici americani come Peter Navarro, advisor sul commercio della Casa Bianca, a «smettere di diffondere voci inseguendo il gioco dell'incolpare altri e a concentrarsi sulla lotta alla pandemia negli Usa». Navarro, parlando domenica alla Fox, ha denunciato che la Cina «è passata da esportatore netto di dispositivi di protezione individuale a grande importatore netto». In sostanza, nel pieno della crisi, ha fatto incetta «per ragioni umanitarie» di materiale medico nel mondo e ora «sta facendo affari». Geng ha affermato che la Cina ha fornito finora agli Usa 1,864 miliardi di mascherine, 29,19 milioni di tute protettive e 4.410 ventilatori polmonari. La Cina ha poi respinto la richiesta dell'Australia, aggiuntasi ai Paesi dubbiosi sull'operato di Pechino, tra cui Francia, Gran Bretagna e Germania («Tanto più è trasparente, tanto meglio è, anche per imparare», ha detto oggi Angela Merkel su Pechino), di un'indagine che tenga conto anche delle battute iniziali e sull'azione dell'Oms. Una richiesta, secondo Geng, irrispettosa verso «gli enormi sforzi e sacrifici del popolo cinese» nella lotta al Covid-19. Intanto, mentre i contagi nel mondo sono 2,4 milioni e i decessi quasi 170mila, la Cina ha registrato domenica zero morti e appena 12 nuovi casi di infezione da coronavirus, di cui 8 importati e 4 domestici tra Heilongjiang (3) e Mongolia interna (1). A Pechino sono stati riaperti addirittura 73 siti turistici, pari al 30% del totale, a conferma di una situazione ritenuta, sia pure con molto cautele, sotto controllo. Singapore, invece, ha accusato un altro boom di contagi: 1.426 in un solo giorno, in gran parte per i focolai nei dormitori dei lavoratori stranieri impegnati nel settore delle costruzioni. Con i 596 casi di domenica, il totale è schizzato a 8.014 in pochi giorni dopo che l'isola era risultata tra i Paesi più efficaci nel contenimento dell'infezione.(ANSA).
Ultimo aggiornamento: Martedì 21 Aprile 2020, 07:47
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