Abrams, i carri armati americani in Ucraina: gli Usa consegnano a Zelensky i tank M1A1, tra i più potenti al mondo

I mezzi corazzati statunitensi progettati per resistere ad attacchi nucleari, biologici e chimici

Carri armati Abrams in Ucraina: gli Usa consegnano a Zelensky i tank M1A1, tra i più potenti al mondo

Tra i più potenti al mondo sono progettati per resistere ad attacchi nucleari, biologici e chimici. I primi carri armati americani “Abrams M1A1” sono arrivati in Ucraina. Il lotto numero uno dei 31 tank statunitensi promessi - scrive il New York Times - è stato consegnato a Kiev con mesi di anticipo rispetto alle previsioni per essere utilizzato nella controffensiva contro la Russia. «Nei prossimi mesi - hanno dichiarato due funzionari del Dipartimento della Difesa americano - ne verranno inviati altri».

In totale, gli Stati Uniti hanno promesso di trasferire 31 carri armati di questo tipo per le esigenze delle forze armate. Nello specifico si tratta di carri armati Abrams M1A1 anziché la versione più moderna e aggiornata conosciuta come M1A2.

In un'intervista il capo dell'intelligence della Difesa Kyrylo Budanov ha dichiarato che l'Ucraina utilizzerà i carri armati Abrams «con molta attenzione e solo per operazioni ben progettate». A luglio si era saputo che i militari delle forze armate ucraine avevano iniziato l'addestramento sui carri armati americani in una base in Germania.

Carro armato Abrams, com'è fatto il tank Usa

Dotati di motori a reazione diretta ed equipaggiati con un cannone da 120 millimetri i carri armati Abrams M1A1 pesano 62 tonnellate, sono capaci di distruggere un edificio a quasi quattro chilometri di distanza e raggiungono una velocità di 70 km all'ora.

Hanno una corazza di uranio impoverito per impedire la penetrazione di proiettili Heat (High-explosive anti-tank), un esplosivo ad alto potenziale studiato proprio per distruggere i tank. Gli Abrams consentono una mobilità e un'agilità nelle operazioni di terra altrimenti impossibile. Con il loro intervento, infatti, i soldati possono contare su operazioni di copertura praticamente immediate, senza dover attendere l'impiego di aerei per i conseguenti bombardamenti richiesti da terra sulle aree e i bersagli ritenuti a rischio. 


Ultimo aggiornamento: Lunedì 25 Settembre 2023, 17:44
© RIPRODUZIONE RISERVATA