Geografia culturale del tatuaggio” (Pisa University Press, 2019), autori Paolo Macchia, docente dell'Ateneo di Pisa e Maria Elisa Nannizzi, sua allieva. «Abbiamo cercato di capire - spiega Macchia - come il tatuaggio nelle varie epoche storiche sia stato usato per esprimere idee, concetti e opinioni per mostrare come questa forma di comunicazione sia cambiata nel tempo», passando da emblema di ribellione o di appartenenza, marchio di infamia o segno magico ma pure accessorio di moda e simbolo di libertà.
Il libro di Macchia e Nannizzi ne traccia una geografia culturale in Occidente, dalla preistoria a oggi, con un focus sui tatuaggi tribali dei Maori della Nuova Zelanda e un'analisi storica.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 11 Marzo 2019, 16:24
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