Max Paiella: «La risata è una rivoluzione gentile»

Max Paiella: «La risata è una rivoluzione gentile»

di Totò Rizzo

Di solito i comici scrivono libri “di” comicità: freddure, battute, calembours, gag, sketches, personaggi celebri fra tv, cinema e teatro. Da botto in classifica. Max Paiella ha preferito firmare a quattro mani – incalzato da Anna Maria De Luca – un libro “sulla” comicità, intesa come “rivoluzione gentile”.

Perché questa scelta, Paiella?

«Mi sembrava per l’appunto meno mainstream, non avevo voglia di proporre “the best of” ma riuscire a capire, con il lettore-spettatore, quale meccanismo inneschi la risata e il successivo sedimento della riflessione. Un libro-specchio, un’autoanalisi».

Si è piaciuto riflesso in questo specchio di carta?

«In gran parte mi sono autoassolto. Ma non è stato facile: mi sono messo di fronte ai miei paradossi, alle mie carenze, ai miei limiti.

Ma anche alle mie virtù. Rifuggendo la tentazione di piacermi: se un artista si piace è la fine».

Lei non sgomita, va poco in tv, preferisce allenarsi ogni mattina nella palestra quotidiana de “Il ruggito del coniglio” su Rai Radio2.

«Non voglio snaturarmi, preferisco legare quel che faccio alla qualità, non voglio praticare a tutti i costi sport che non fanno per me».

Paiella, comico con uso di chitarra. Parafrasando Sant’Agostino: chi canta fa sorridere due volte?

«La musica è un propulsore universale, è il diesel anche per la comicità».

Max Paiella, Anna Maria De Luca, Umorismo felice, Edizioni Francescane Italiane, pagine 104, 9 euro


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 4 Gennaio 2023, 06:25
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