Rifiuti abbandonati nella riserva naturale: sequestrata un'area di 3.600 metri. Video

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di Francesco DE PASCALIS

Un grande deposito di rifiuti a cielo aperto. Incontrollato e soprattutto abusivo, a dispetto di quelle che sono le normative di tutela e salvaguardia dell’ambiente, nel cuore nella riserva naturale di Porto Cesareo, precisamente in zona “La Strea”. Questo l’oggetto del sequestro avvenuto nelle scorse ore ad opera dei militari della Capitaneria di Porto di Gallipoli e dagli uomini dell’Ufficio Locale Marittimo Torre Cesarea.

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Un’operazione importante svolta congiuntamente agli agenti della Polizia Locale e grazie al contributo del sistema di video sorveglianza in dotazione all’Area Marina Protetta Porto Cesareo, che ha di fatto permesso di apporre i sigilli ad un’area privata di circa 3600 metri quadrati, sulla quale ignoti accumulavano tipologie di rifiuti di ogni genere. Tra questi terriccio misto a pietre, conci di tufo, scarti di lavorazione, calcestruzzo, mattoni, laterizi, piastrelle, intonaco, cemento, ed altri in parte pericolosi come eternit, copertoni e guaine.

 

Rifiuti abbandonati

Rifiuti di ogni genere, abbandonati in un ecosistema delicato e che merita la massima tutela, all’interno di un’area peraltro pluri-vincolata dal vigente piano paesaggistico territoriale regionale, ricadente nella riserva naturale orientata regionale “palude del conte e duna costiera”, è di fatto un manifesto della stupidità umana.

L’ennesimo purtroppo. Ed al fine di conservare le cose pertinenti al reato, onde evitare che la libera disponibilità dell’area, quale cosa pertinente al reato, potesse aggravare o protrarre le conseguenze di esso ovvero agevolare la commissione di altri reati, sentito il magistrato di turno della procura della repubblica di lecce, si procedeva al sequestro preventivo della stessa. Da evidenziare che l’attività e l’attenzione della guardia costiera per il contrasto agli illeciti in materia ambientale è continua, in collaborazione con il consorzio di gestione e soprattutto grazie alla professionalità dei collaboratori dell’Amp Porto Cesareo, che utilizzano ed impiegano ed utilizzano tecnologia all’avanguardia, quali droni e sofisticati sistemi di videosorveglianza. Va infine sottolineato che l’area in questione risultava particolarmente meritevole di tutela in quanto di altissimo valore ambientale, in parte ricadente nella fascia dei 30 metri dal demanio marittimo, contratraddistinta da un ecosistema particolarmente delicato, dalla presenza di area parco, boschi e territori costieri, vincolati idrogeologicamente e ospitanti specie di uccelli migratori classificati come “quasi a rischio di estinzione”.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 13 Marzo 2024, 15:01
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