La “mototerapia” arriva a Latina: l’inizaiativa di un moto club e di una cooperativa sociale

Andrea Di Toppa: «Abbiamo obiettivi e progetti sanitari tarati su ogni singolo utente. Non basta portare un ragazzo con disabilità cognitive in sella a una moto, la mototerapia per la neuro psicomotricità non è questo»

La “mototerapia” arriva a Latina: l’inizaiativa di un moto club e di una cooperativa sociale

di Laura Pesino

IL PROGETTO

La mototerapia arriva a Latina, prima delle città del Lazio ad attuare questa particolare forma di “terapia” per neurodiversità cognitive e comportamentali. L’iniziativa nasce dall’incontro tra la cooperativa Mirability, che si occupa di ragazze e ragazzi disabili, e dal moto club i Tuareg e a portarla nel capoluogo è stato Andrea Di Toppa, che fa parte della cooperativa sociale. «E’ un progetto nato da una chiacchierata con un motociclista. Abbiamo deciso di abbracciarlo perché è un percorso che ha basi scientifiche e obiettivi precisi, costruito sui singoli utenti e sulle loro diverse disabilità – spiega - Vogliamo portare qualità rispetto a tante realtà improvvisate che di terapeutico non hanno nulla». Lo stesso Di Toppa, terapista della neuro e psicomotricità, insieme a un motociclista del club ha seguito uno specifico corso e ottenuto un attestato per lavorare con gli utenti del centro. Luca Nuzzo, ideatore della mototerapia, la spiega così: «Facciamo terapia con uno strumento diverso, la moto. E lo facciamo con obiettivi e progetti sanitari tarati su ogni singolo utente. Non basta portare un ragazzo con disabilità cognitive in sella a una moto, la mototerapia per la neuro psicomotricità non è questo. Occorre un progetto, servono competenze, spazi delimitati, veicoli elettrici che non disturbino con il rumore, oltre a tutte le necessarie misure di sicurezza». Servono anche piccoli investimenti iniziali per avviare anche nel capoluogo questo percorso. Ed è anche qui che è accorso in aiuto il motoclub I Tuareg, che con l’attività volontaria dei suoi iscritti ha ristrutturato lo spazio esterno della chiesa Maria Madre della Chiesa, in Q4, mettendo a nuovo un tendone abbandonato e inutilizzato da anni e rendendolo finalmente fruibile al pubblico. «Una parrocchia non deve pensare solo all’aspetto spirituale – ha spiegato don Angelo – Quando mi hanno proposto di ristrutturare il capannone per ospitare un evento aperto alla cittadinanza sono stato felice, perché questa struttura può diventare un centro di aggregazione per il quartiere».

Ecco dunque che, grazie all’intervento dei Tuareg e del suo presidente Nello Donà, alla presenza degli assessori del Comune Michele Nasso e Andrea Chiarato e del consigliere regionale Angelo Tripodi, è stato possibile presentare una festa che sarà organizzata proprio nello spazio rimesso a nuovo con l’obiettivo di raccogliere i fondi necessari per acquistare un mezzo elettrico e avviare la mototerapia. L’evento, patrocinato dal Comune, è in programma domenica 28 aprile e prevede un incontro di basket che vedrà sfidarsi i motociclisti e gli sportivi iscritti all’associazione InTeam, un pranzo, giochi di gruppo, un’esibizione di zumba, la presentazione del progetto e infine un’asta il cui ricavato sarà destinato a sostenere i costi iniziali del progetto. «Presentiamo una festa che durerà tutta la giornata – spiega Nello Donà – e che avrà come protagonisti questi ragazzi speciali della cooperativa Mirability. Il loro sorriso è la nostra missione e siamo stati ben felici di aiutare la parrocchia per restituire ai cittadini uno spazio di aggregazione».

La.Pe.

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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 24 Aprile 2024, 11:48
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