L'ex parroco di San Marco ai domiciliari, i salesiani: «Preoccupati e addolorati, confermiamo stima e fiducia in don Maurizio»

L'ex parroco di San Marco ai domiciliari, i salesiani: «Preoccupati e addolorati, confermiamo stima e fiducia in don Maurizio»
Don Maurizio Verlezza, l'ex parroco di San Marco, è stato interrogato dal gip di Velletri e ha ottenuto gli arresti domiciliari. Ne ha dato comunicazione don Gian Luigi Pussino, il portavoce dell'Ufficio Comunicazione dei Salestiani. «Come Salesiani dell’Italia Centrale abbiamo appreso con profondo dolore e preoccupazione le notizie giudiziarie riguardanti fatti relativi al salesiano sacerdote don Maurizio Verlezza. Siamo consapevoli che tutto ciò lede gravemente la convivenza civile, la comunità ecclesiale, ed in modo particolare l’istituzione carceraria nella sua funzione rieducativa e riabilitativa: istituzioni e organismi coinvolti in una unitaria finalità civile e sociale nella quale si inserisce anche la missione della Congregazione Salesiana e che consiste nell’operare costantemente per formare buoni cristiani e onesti cittadini» si legge in una nota.

«Confermiamo la stima e la fiducia nella persona di Don Maurizio, sempre generoso e appassionato nella sua quotidiana dedizione specie per le persone adulte e giovani in particolari situazioni di disagio e difficoltà, e stentiamo anche solo a ipotizzare che volontariamente e coscientemente abbia agito in contraddizione con quei valori sui quali fonda la sua vita - spiega il portavoce dei salesiani - Confidiamo nella autorità giudiziaria e negli organi inquirenti impegnati a delineare quanto realmente accaduto, e accogliamo positivamente la decisione con la quale don Maurizio è stato posto agli arresti domiciliari».

La nota aggiunge anche una puntualizzazione sulle indagini in corso. «Ci paiono doverose alcune correzioni a evidenti errori riportati dalle varie testate giornalistiche.

Don Maurizio Verlezza, finora domiciliato a Genzano, non è Superiore dell’Istituto; non è Parroco; non è Direttore dell’Oratorio che è invece affidato per il coordinamento delle attività a un gruppo di laici. Solo da alcuni mesi fa parte degli operatori che svolgono servizio all’interno della Casa Circondariale di Velletri. Dalla perquisizione e dagli atti non risulta il sequestro di alcuna somma di denaro», conclude don Gian Luigi Pussino.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 13 Maggio 2024, 19:27
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