Il premio Laganà ad Alessandro Vannucchi, per gli studi sulle leucemie rare

Il premio Laganà ad Alessandro Vannucchi, per gli studi sulle leucemie rare

di Giovanni Del Giaccio
La ricerca in Italia va avanti grazie alle associazioni o a chi ha deciso di ricordare una persona cara sostenendo chi lavora quotidianamente per sconfiggere i tumori. È l’associazione “Alessandro Laganà”, giovane avvocato prematuramente scomparso per una leucemia che ieri - venerdì 31 gennaio - ha conferito il premio annuale ad Alessandro Maria Vannucchi, professore al dipartimento di medicina sperimentale e clinica e responsabile del centro di ricerca e innovazione delle malattie mieloproliferative dell’azienda ospedaliera universitaria “Careggi” di Firenze.

«Abbiamo scelto un grande ematologo - ha detto il dirigente dell’ematologia di Latina, Giuseppe Cimino - che ha fatto importanti studi su patologie che erano nel limbo del nostro settore e invece, oggi, sono di primaria importanza». Lo ha spiegato lo stesso Vannucchi, dimostrando come «Cenerentola è diventata principessa» e ripercorrendo gli studi dal ‘51 a oggi. Sono serviti oltre 20 anni per comprendere le difficoltà di affrontare e curare le malattie mieloproliferative croniche, una “famiglia” composta da policitemia vera, trombocitemia essenziale e mielofibrosi primaria.

Dal 2005 a oggi sono stati fatti passi da gigante, da quando cioè è stata dimostrata una mutazione del Dna presente nelle tre patologie e si è “sintetizzata” una molecola - grazie anche agli studi fatti a Firenze proprio dall’équipe di Vannucchi - che consente di migliorare la qualità della vita, evitare interventi chirurgici ad esempio alla milza che altrimenti si ingrossa a dismisura e va tolta: «Ma il prossimo passo, quello decisivo, sarà la guarigione». Presenti al padiglione “Porfiri”, fra gli altri, il vice sindaco di Latina Maria Paola Briganti, la responsabile del Dipartimento di scienze e biotecnologie medico-chirurgiche della Sapienza, Antonella Calogero, il sub commissario dell’Ordine degli avvocati Giacomo Viola e i precedenti vincitori del premio “Laganà”.

Come ogni anno l’associazione «ha ricordato Alessandro - ha detto Giulio Vasaturo - aggregando tante persone, come sarebbe stato capace di fare lui».
Ultimo aggiornamento: Sabato 1 Febbraio 2020, 10:15
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