Ha denunciato la famiglia sostenendo che era costretta a rubare e che veniva maltrattata e picchiata se non portava a casa un bottino sufficiente: il gesto di una ragazzina di origini rom ha portato a un processo, a Torino che oggi si è concluso con cinque condanne.
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Il tribunale ha inflitto al padre, ai nonni e agli zii due anni e cinque mesi di reclusione, accordando alla giovane, parte civile con l'avvocato Roberto Saraniti, il diritto a ottenere un risarcimento.
Nel 2018, quando aveva 14 anni, la ragazzina, che da allora è affidata una comunità, si presentò spontaneamente ai carabinieri per raccontare la sua storia pochi giorni dopo essere stata fermata per un tentativo di furto in un negozio di scarpe e riconsegnata alla nonna.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 13 Luglio 2022, 21:58
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