Massimo Segre, nuovi guai dopo le nozze saltate con Cristina Seymandi: «Indagato a Torino». Le accuse dei pm

L'ipotesi dei magistrati è che Segre avrebbe esercitato attività senza autorizzazioni nell'ambito del trading online

Massimo Segre, nuovi guai dopo le nozze saltate con Cristina Seymandi: «Indagato a Torino». Le accuse dei pm

di Redazione web

Dopo la bufera per le nozze saltate con la sua ormai ex fidanzata Cristina Seymandi, spuntano nuovi problemi per Massimo Segre, presidente della società Directa Sim. L'uomo divenuto ormai noto alle cronache per la rottura con la compagna durante quella che doveva essere la festa di fidanzamento - in cui ha lasciato la donna raccontando dei suoi tradimenti - sarebbe infatti indagato a Torino per il sospetto di aver violato le norme dell'intermediazione bancaria e finanziaria. Lo scrive il Corriere della Sera: l'ipotesi dei magistrati è che Segre avrebbe esercitato attività senza autorizzazioni nell'ambito del trading online.

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Massimo Segre indagato a Torino

La società che presiede, la Directa Sim - scrive il Corsera - avrebbe intermediato crediti tra istituti senza l'autorizzazione: gli accertamenti della Guardia di finanza si erano mossi dopo un'ispezione della Banca d'Italia tra marzo e maggio 2021, con via Nazionale che avrebbe accertato "la violazione degli obblighi in materia di deposito e subdeposito dei beni dei clienti", comminando una sanzione di 30mila euro a metà 2022.

La società: «Noi estranei a indagini»

La società Directa Sim, quotata su Euronext Growth Milan, in una nota ufficiale precisa però di non essere sottoposta a indagine. «Directa prende atto che, da documenti notificati alla società nell'ambito di un procedimento giudiziario ancora nella fase di indagini preliminari risulta indagato, presso la Procura di Torino, il presidente (Massimo Segre, ndr), presumibilmente in relazione al ruolo apicale ricoperto»«Directa Sim ha garantito piena e totale collaborazione all'Autorità Giudiziaria e alle Autorità di Vigilanza e confida che emergerà nel corso delle indagini la totale estraneità del suo presidente, aggiungendo che nessun altro attuale amministratore, nè alcun manager o dipendente di Directa Sim, risulta allo stato indagato».

«L'oggetto delle indagini giudiziarie riguarda le attività svolte in riferimento a una parte dell'operatività di Directa con clientela istituzionale.

La clientela privata non risulta impattata in alcun modo dalla vicenda. Pur ritenendo lecita la suddetta operatività, il consiglio di amministrazione della Sim, in ottica di piena tutela di tutti i soggetti interessati, ha già messo in atto un piano che consentirà la rapida cessazione dell'attività in questione, concludendo che le iniziative intraprese non influiscono sulla solidità aziendale, avendo un impatto trascurabile in termini economici sul bilancio 2023 e 2024».


Ultimo aggiornamento: Sabato 12 Agosto 2023, 10:02
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