“Case di prostituzione” tra Torino e Asti: in un appartamento più di 800 clienti in due mesi

Emesse 10 misure cautelari per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione

“Case di prostituzione” tra Torino e Asti: in un appartamento più di 800 clienti in due mesi

Quattro misure cautelari e un fermo nell'ambito dell'operazione della polizia di Asti "Baby-doll", contro il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione, sono state eseguite dalla squadra mobile della questura, su coordinamento della Procura, insieme al sequestro preventivo di una casa di prostituzione nella zona della stazione cittadina, in via Comentina. Diverse anche le perquisizioni fatte in alloggi a Torino.

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Le indagini della Polizia

Secondo l'accusa, le due donne cinesi, con il supporto del cittadino italiano, utilizzando siti web per la pubblicità e utenze dedicate come centralino, avrebbero reclutato connazionali che poi venivano fatte prostituire in una casa di proprietà del cittadino albanese che è stata sequestrata dagli investigatori.

In due mesi più di 800 clienti e lo sfruttamento di 4 prostitute

Dagli accertamenti in due mesi di controlli sono stati monitorati oltre 800 clienti e lo sfruttamento di 4 diverse prostitute, per un volume di affari di circa 42 mila euro.

Complessivamente, a conclusione dell'indagine risultano una decina le persone indagate perché a vario titolo coinvolte nel favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Durante la perquisizione nella casa d'appuntamenti, inoltre, è stata sottoposta a fermò una terza cittadina di origine cinese ritenuta responsabile di aver gestito nell'ultimo periodo la casa sfruttano almeno due connazionali. Il cittadino albanese, infine, è stato denunciato per possesso di un fucile privo di matricola.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 8 Giugno 2023, 17:25
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