Il provvedimento al suo primo approdo in Aula aveva creato divisioni all'interno del M5S e non era stato votato. Ora, nel testo emendato, si prevedono alcune modifiche. E in primis questa: «Valutare, prima dell'eventuale entrata in vigore del provvedimento, il raggiungimento di adeguati livelli di servizio del trasporto pubblico locale». La proposta, a cui ha lavorato in soprattutto il presidente della commissione Trasporti Enrico Stefàno, dà mandato alla giunta e agli uffici dell'amministrazione capitolina, entro un periodo di due anni dall'approvazione, di ratificare tramite apposito atto normativo l'adozione nell'ambito della ZTL Vam di un sistema di pedaggio veicolare sul modello del Congestion Charge. Un sistema che «preveda per tutto per tutti il pagamento di una tariffa per l'accesso».
Oltre all'«inibizione all'accesso per gli autoveicoli maggiormente inquinanti» già prevista in precedenza, si dà mandato alla giunta di valutare anche misure «di forte penalizzazione per le cilindrate più elevate». Resta la specifica disciplina - con agevolazioni ed esenzioni a livello tariffario - per alcune specifiche categorie: dai residenti nelle zone interessate ai titolari di contrassegno per persone con disabilità, fino agli utilizzatori di autoveicoli a trazione ibrida o elettrica. Previsto pure un meccanismo che favorisca lo spostamento di un minimo di tre soggetti con il medesimo autoveicolo.
L'atto di iniziativa consiliare è approdato ieri nella commissione competente, con il pentastellato Enrico Stefano che l'ha presentato così: «Parliamo di una delibera fondamentale. I livelli di congestione del traffico a Roma, infatti, non hanno eguali in Occidente».
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 10 Ottobre 2018, 10:00
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