Roma, Gualtieri pronto a cambiare giunta: fuori Lucarelli, Patanè e Funari. Ma il Campidoglio nega

La rivoluzione prima del congresso del Pd. In bilico Catarci. E spuntano Smeriglio e Mancini

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di Davide Desario

E anche per la giunta del sindaco Gualtieri sta arrivando il fatidico rimpasto. Anzi una rivoluzione che porterebbe in breve tempo al cambio di almeno quattro assessori. Ovviamente nessuno ne parla ufficialmente, ma in Campidoglio da giorni le voci si rincorrono e quasi tutti i 12 assessori si sentono come i concorrenti del Grande Fratello con il terrore di sentirsi dire: «Sei stato nominato» (anche se il Campidoglio smentisce su WhatsApp).

Conto alla rovescia

L'operazione con ogni probabilità sarà portata a termine prima del congresso romano del Pd fissato per il 13 giugno. Il Gualtieri 2 nascerà per motivi molto diversi: serve un cambio di passo per gestire la roadmap verso il Giubileo e sostenere al meglio la candidatura della Capitale all'Expo, c'è un inevitabile assestamento dopo l'arrivo di Elly Schlein alla segreteria del partito che da sempre ha fatto di Roma il suo laboratorio, ci sono anche le prossime elezioni europee e il perverso gioco delle candidature.


Fuori gioco

In cima alla lista degli assessori da cambiare c'è Monica Lucarelli, responsabile del Commercio con delega alla Sicurezza. Su di lei pesa come un macigno la vicenda dell'avvocatessa Camilla Marianera assunta nel suo staff e finita, tra una riunione in prefettura e una fiaccolata, in carcere con l'accusa di corruzione e diffusione di informazioni riservate. La Lucarelli è anche indagata per corruzione: lo ha comunicato lei stessa con una lettera al sindaco. Al suo posto è pronta Marta Leonori. Ma non solo: a stare sulla graticola è anche il neo marito della Lucarelli, Paolo Aielli, direttore generale del Comune di Roma. La sua gestione della complessa vicenda della Multiservizi ha lasciato a desiderare al punto che è intervenuta la Corte dei Conti. Sarebbero messi male anche l'assessore alla Mobilità, Eugenio Patanè e quella alle Politiche sociali Barbara Funari: dopo tutti questi mesi a Roma l'efficienza del sistema dei trasporti e del welfare non sembrano aver registrato un'inversione di tendenza rispetto al passato (Il "Churchill del trasporti" sulla Ztl della fascia verde è riuscito a peggiorare il piano di Virginia Raggi scatenando la rivolta di mezza Roma).

Sabrina Alfonsi (Ambiente), invece, la danno super stabile. Possono dormire sonni tranquilli, almeno pare, anche gli assessori Pratelli (Scuola e lavoro), Segnalini (Lavori pubblici) e Veloccia (Urbanistica). E naturalmente non è a rischio il responsabile di Moda, Sport e Grandi Eventi Alessandro Onorato anche perché è uno dei pochi a dare segni di vitalità anche al posto del primo cittadino.

A rischio

Non dorme sonni tranquilli l'assessore alle politiche abitative Tobia Zevi: la vicenda della chat con gli occupanti abusivi ha minato pesantemente la sua immagine. In uno strano giro di poltrone potrebbe rischiare anche il vicesindaco Silvia Scozzese. E l'assessore alla Cultura Miguel Gotor? In aula Giulio Cesare circola una battuta: «Difficile sostituire chi non si vede e non si sente».


Fatti più in là

Le elezioni europee sono dietro l'angolo. E i giochi per le candidature sono già belli che iniziati. L'europarlamentare Massimiliano Smeriglio, per esempio, deve aver subodorato che non verrà ricandidato. Nella circoscrizione "Italia Centrale" c'è già un'ampia convergenza su Nicola Zingaretti. E così a Smeriglio, che di poltrone ne ha cambiate tante, avrebbero offerto un assessorato nella nuova giunta. E siccome, in politica più che mai, pesce grande mangia pesce piccolo, a fargli posto in meno di 15 minuti, sarebbe proprio il suo delfino, Andrea Catarci. E per la serie "a volte ritornano" tra i nomi entranti c'è Claudio Mancini. Il Campidoglio si sposta più a sinistra. E all'opposizione commentano «Elly che ti volevo».
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La strana precisazione

«L'articolo pubblicato oggi da una testata free press su presunti cambiamenti nella giunta capitolina contiene ricostruzioni giornalistiche 'prive di fondamento'». È quanto fanno sapere, attraverso un messaggio Whatsapp fonti del Campidoglio.


Ultimo aggiornamento: Sabato 13 Maggio 2023, 15:23
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